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Biles e duplantis trionfano: il titolo di campioni dell’anno 2023

La recente elezione di Simone Biles e Armand ‘Mondo’ Duplantis come Atleti AIPS dell’Anno 2024 segna un momento importante nel panorama sportivo internazionale. Questo prestigioso riconoscimento è stato assegnato grazie al voto di 518 giornalisti provenienti da 111 paesi, che hanno partecipato a un sondaggio organizzato dall’Associazione Internazionale della Stampa Sportiva (AIPS). La scelta degli atleti premiati si è basata sulle loro straordinarie prestazioni e sul loro impatto nel mondo dello sport durante l’anno.

Simone Biles: una carriera straordinaria

Simone Biles, considerata una delle ginnaste più talentuose di sempre, ha continuato a stupire il pubblico con le sue performance. Durante le Olimpiadi di Parigi, ha conquistato ben tre medaglie d’oro e una d’argento, portando il suo totale a undici medaglie olimpiche. Questo risultato la consolida come un’icona dello sport. Con un punteggio di 703 punti, Biles ha vinto il titolo di miglior atleta femminile dell’anno per la quinta volta, un traguardo che evidenzia la sua eccellenza e continuità. Le altre atlete in corsa per il titolo includevano:

  1. Aitana Bonmati (337 punti) – calciatrice della nazionale spagnola e del Barcellona.
  2. Julien Alfred (263 punti) – velocista di Santa Lucia, vincitrice della prima medaglia d’oro olimpica per il suo paese nei 100 metri.

Armand Duplantis: un fenomeno dell’atletica

Dall’altra parte, Armand Duplantis ha dimostrato di essere un vero e proprio fenomeno nel mondo dell’atletica leggera. Con un punteggio di 603 punti, ha conquistato il titolo di miglior atleta maschile dell’anno. La sua eccellente performance alle Olimpiadi di Parigi, dove ha vinto la medaglia d’oro e stabilito un nuovo record mondiale nel salto con l’asta, ha avuto un forte impatto sul voto dei giornalisti. La sua stagione 2024 è stata caratterizzata da:

  1. Vittoria dell’oro olimpico.
  2. Difesa dei titoli ai Campionati Mondiali di atletica indoor.
  3. Successo agli Europei.

Riconoscimenti e ispirazione

La vittoria di Duplantis è particolarmente significativa in un anno in cui ha superato avversari di grande calibro, come Novak Djokovic, che ha ottenuto il secondo posto nella categoria maschile con 368 punti. Djokovic, all’età di 37 anni, ha fatto la storia diventando il più anziano medagliato olimpico nel singolare maschile. Un altro atleta che ha brillato nel 2024 è Tadej Pogacar, che ha chiuso il podio con 294 punti, diventando il primo ciclista maschile dal 1987 a vincere la “Tripla Corona”.

Il riconoscimento di Biles e Duplantis come Atleti AIPS dell’Anno è un tributo non solo ai loro successi individuali, ma anche all’importanza di celebrare il talento e la dedizione nel mondo dello sport. Entrambi gli atleti hanno ispirato milioni di persone, dimostrando che il lavoro duro, la resilienza e la passione possono portare a risultati straordinari. La loro storia di successo è un esempio di come il talento, unito a una mentalità vincente, possa portare a traguardi incredibili.

In un’epoca in cui gli sportivi affrontano sfide uniche, Biles e Duplantis ci ricordano che è possibile eccellere e rimanere fedeli a se stessi. La cerimonia di premiazione dell’AIPS non rappresenta solo un riconoscimento, ma è anche un’opportunità per riflettere sull’impatto che gli atleti possono avere sulla società e sul mondo in generale.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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