Sinner ha trovato il sostegno di Bertolucci. L’ex tennista ha duramente criticato l’organizzazione del torneo parigini che ha portato al ritiro del campione italiano.
Il torneo di Bercy non smette di tenere banco. Purtroppo per gli organizzatori, però, a far parlare non è il campo, ma la pessima organizzazione dell’evento. A finire nel mirino è stata la programmazione delle partite, che ha portato il tennista italiano Jannik Sinner a scegliere di ritirarsi. E ora, al coro di chi sta duramente contestando il torneo francese, si è unito anche Paolo Bertolucci.
Ma come mai Sinner ha scelto di ritirarsi? Il tennista si è trovato in una situazione assai complessa. Sinner ha terminato il suo incontro con Mackenzie McDonald, valido per i sedicesimi di finale, intorno alle 02:37. Un orario già di per sé folle, che diventa ancora più problematico se si pensa che, per un tennista professionista, l’impegno non si conclude un minuto dopo la fine della gara. Sinner, infatti, ha dovuto fare un lavoro defaticante, rispondere alle domande dei giornalisti, lavarsi, tornare in albergo, mangiare qualcosa e poi finalmente mettersi a letto. Peccato, però, che gli organizzatori avessero deciso di fargli giocare gli ottavi di finale già nel pomeriggio, intorno alle 17. Una scelta che a Sinner non è proprio andata giù e che avrebbe potuto mettere a rischio anche la tenuta fisica dell’atleta.
“Sono dispiaciuto di annunciare che mi ritiro della partita di oggi a Bercy. Ho finito il match quando erano quasi le 3 del mattino e sono andato a letto solo qualche ora più tardi. Avevo meno di 12 ore per riposarmi e preparare il prossimo match. Le settimane a venire con le Atp Finals in casa e la Coppa Davis saranno importantissime, ora mi concentro sulla preparazione di questi importanti eventi. Ci vediamo a Torino! Forza!“, queste le parole di Sinner, che hanno trovato il pieno sostegno di Bertolucci.
L’ex tennista italiano ha affidato le sue critiche sia ai social sia alla Gazzetta dello Sport. E non è di certo andato per il sottile. “Una situazione del genere si era presentata in passato e continua a ripresentarsi senza che l’Atp faccia nulla. Capirei se Bercy fosse condizionato dalle condizioni atmosferiche, come può accadere per altri tornei ma non è questo il caso – ha detto – Da membro fondatore dell’ATP trovo vergognoso che i giocatori lascino da solo un collega e non si espongano collettivamente contro lo scempio degli orari cui sono sottoposti. I tennisti – vista la situazione – sarebbero dovuti andare tutti dagli organizzatori per sollevare il problema. Invece oggi paga solo Sinner. Mi chiedo, chi sarà il prossimo? Il ritiro di Jannik Sinner dal torneo di Bercy dopo le fatiche di un match iniziato dopo la mezzanotte e finito alle 2.37 è una vergognosa sconfitta per lo sport. E non conta il fatto che abbia riguardato il miglior giocatore italiano, e quindi comporti un coinvolgimento più sentito: non ci può essere spettacolo in un evento che si gioca ad orari in cui si dovrebbe godere del meritato riposo e con i pochi spettatori rimasti in tribuna a combattere contro il sonno incipiente“.
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