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Berrettini trionfa in rimonta: ora sfida sinner per la finale contro de minaur

Berrettini trionfa in rimonta: ora sfida sinner per la finale contro de minaur - ©Gazzetta Photo

Matteo Berrettini ha dimostrato ancora una volta di avere un cuore azzurro, battendo Thanasi Kokkinakis in una sfida avvincente che ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso. Dopo due ore e 45 minuti di intensissima battaglia, Berrettini ha trionfato con il punteggio di 6-7, 6-3, 7-5, conquistando così un punto fondamentale per l’Italia nella competizione. Ora la pressione si sposta su Jannik Sinner, che affronterà Alex De Minaur in un match dal sapore di finale. Sinner, che ha un impressionante record di 9-0 nei precedenti contro l’australiano, avrà l’occasione di portare l’Italia in finale.

Il match avvincente

Il match tra Berrettini e Kokkinakis è iniziato in modo serrato. I due tennisti si sono scambiati colpi potenti, mantenendo il servizio senza concedere molte occasioni. La prima parte del primo set è stata caratterizzata da un gioco solido, con Berrettini che ha mostrato una percentuale di prime palle impressionante, raggiungendo l’89% di punti vinti al servizio. Tuttavia, nonostante i segnali incoraggianti, Kokkinakis ha mantenuto la calma e ha difeso con determinazione il proprio servizio, chiudendo il primo set al tie-break dopo un intenso scambio di colpi.

Inizio del tie-break: Berrettini parte in svantaggio, cedendo un minibreak iniziale.
Tensione sugli spalti: I tifosi italiani cercano di sostenere il loro beniamino.
Cessione del set: Berrettini subisce un duro colpo psicologico.

La rimonta di Berrettini

Tuttavia, il romano ha dimostrato di avere una grande forza interiore e, nel secondo set, ha cambiato marcia. Con una serie di colpi potenti e precisi, è riuscito a portare il punteggio sul 6-3, riportando la situazione in parità.

Il terzo set ha visto un Berrettini più aggressivo e determinato. Dopo aver guadagnato due palle break nel primo game, ha dimostrato di non voler lasciare nulla di intentato. Kokkinakis, però, ha risposto con grande lucidità, riuscendo a salvare entrambe le occasioni. La partita ha proseguito con scambi intensi, entrambi i giocatori cercavano di imporre il proprio ritmo. Nel momento decisivo, sul 4-4, Berrettini ha trovato la forza di strappare il servizio all’australiano, portandosi in vantaggio e servendo poi per il match.

La vittoria e il futuro

Il pubblico, infuocato da un tifo che trasmetteva energia e passione, ha sostenuto Berrettini fino all’ultimo punto. Con un dritto potente, Matteo ha chiuso la partita, portando a casa una vittoria che vale molto più di un semplice punto. Il suo spirito combattivo e la capacità di rialzarsi dopo un set inizialmente sfavorevole hanno dimostrato ancora una volta perché è considerato uno dei migliori tennisti italiani.

Ora, con la vittoria di Berrettini, l’attenzione si sposta su Jannik Sinner. Il giovane talento italiano ha dimostrato di avere un grande potenziale e una determinazione da vendere. Affrontare Alex De Minaur, un avversario che ha incontrato già molte volte, rappresenta una grande opportunità per Sinner. I tifosi sperano che il suo record impeccabile nei confronti diretti possa tradursi in una prestazione convincente sul campo.

La sfida tra Sinner e De Minaur è attesa con grande interesse, non solo per il valore dei due tennisti ma anche per la posta in gioco. Se Sinner dovesse vincere, porterebbe l’Italia in finale, un traguardo ambito e molto significativo. Il tifo azzurro è pronto a sostenere entrambi i giocatori, con la speranza di vedere l’Italia conquistare un altro trionfo nel tennis internazionale.

In un momento così importante per il tennis italiano, la performance di Berrettini contro Kokkinakis è stata un chiaro esempio di resilienza e determinazione. La squadra azzurra è unita e pronta a combattere fino all’ultimo punto, con l’obiettivo di portare a casa la vittoria. La finale è a un passo e il tifo azzurro è pronto a sostenere i propri campioni. L’atmosfera è elettrica e l’aspettativa è palpabile: il tennis italiano è pronto a scrivere un altro capitolo della sua storia.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,