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Berrettini sorprende Djokovic mentre Wada interviene nella polemica - ©ANSA Photo
La recente settimana di tennis a Doha ha portato a eventi significativi che hanno scosso il panorama del tennis. La sconfitta sorprendente di Novak Djokovic per mano di Matteo Berrettini e le polemiche riguardanti il caso di doping che ha coinvolto Jannik Sinner hanno catturato l’attenzione di appassionati e media. La sconfitta di Djokovic, avvenuta al primo turno del torneo ATP 500, ha avuto un impatto notevole sia per il serbo che per l’intero tennis maschile.
Dopo un infortunio che lo aveva costretto al forfait nelle semifinali degli Australian Open contro Alexander Zverev, Djokovic si presentava a Doha con la speranza di ritrovare il ritmo. Tuttavia, la sua prestazione contro Berrettini ha lasciato molti delusi. Il match, durato poco più di un’ora e mezza, ha visto Djokovic cedere il primo set al tiebreak con il punteggio di 7-6 e poi subire un netto 6-2 nel secondo set, chiudendo così la sua avventura nel torneo. Berrettini, giocando con grande determinazione e precisione, ha dimostrato di essere pronto per affrontare sfide sempre più impegnative, avanzando agli ottavi di finale dove affronterà il talentuoso olandese Tallon Griekspoor.
L’uscita di scena di Djokovic ha sollevato interrogativi sul suo stato di forma e sulla sua preparazione. Nonostante avesse dichiarato di sentirsi al top dopo dieci giorni di allenamento, il campo ha parlato chiaro. Questa sconfitta rappresenta una battuta d’arresto significativa per un giocatore che ha fatto la storia del tennis e potrebbe influenzare la sua preparazione per i prossimi tornei, inclusi quelli di preparazione per il Roland Garros.
La risposta della WADA al caso Sinner
A confermare l’attenzione mediatica su Djokovic è arrivata anche la risposta della WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) alle recenti critiche del serbo riguardo al caso di Sinner. Djokovic ha espresso preoccupazione per la durata del patteggiamento di Sinner, che ha visto l’azzurro sospeso per tre mesi a causa di una positività al Clostebol, un anabolizzante. Tuttavia, un alto funzionario della WADA ha chiarito che la situazione di Sinner è “a milioni di chilometri da un caso di doping”, suggerendo che non ci sia stato favoritismo e che le procedure siano state seguite correttamente.
La WADA ha anche sottolineato che il feedback scientifico ricevuto ha dimostrato che si trattava di microdosi e che l’agenzia non si lascia influenzare da pressioni esterne o dalle opinioni dei giocatori. Ross Wenzel, consigliere generale della WADA, ha dichiarato: “Le sanzioni che imponiamo sono cieche al calendario”. Questo ha suscitato ulteriori discussioni nel circuito, con molti giocatori, tra cui Djokovic e Zverev, che hanno contestato le modalità con cui sono stati gestiti i casi di doping.
La situazione di Jasmine Paolini e il torneo di Dubai
In un contesto simile, il torneo di Dubai ha visto anche l’esordio di Jasmine Paolini nel WTA 1000, dove ha ottenuto una vittoria convincente contro la tedesca Eva Lys. La partita, che ha avuto un tempo effettivo di gioco di quasi due ore, è stata caratterizzata da interruzioni per pioggia, un evento piuttosto raro nella regione. Questa vittoria per Paolini rappresenta un passo importante nella sua carriera, mentre si prepara per le sfide future.
Tornando al caso di Sinner, la sospensione durerà fino al 4 maggio, il che significa che il giovane tennista avrà la possibilità di partecipare al Roland Garros, che inizierà il 25 maggio. Tuttavia, i detrattori di Sinner continuano a far notare che la durata della sospensione solleva dubbi sulla giustizia del processo. La WADA ha replicato che il patteggiamento è una pratica standard e che dal gennaio 2021 sono stati registrati 67 casi simili, dimostrando che il protocollo è applicato in modo uniforme a tutti gli atleti, senza favoritismi.
Reazioni e dibattiti nel circuito
La reazione dei giocatori al caso Sinner è stata mista. Mentre alcuni, come Djokovic, hanno evidenziato la percezione di favoritismo, altri, come Carlos Alcaraz, hanno scelto di mantenere il silenzio. Il dibattito su questo tema continua a infiammare il mondo del tennis, evidenziando le tensioni tra i giocatori e le istituzioni che governano lo sport. La trasparenza e la giustizia nelle procedure disciplinari rimangono un tema cruciale per la credibilità del tennis professionistico.
Con i riflettori puntati su Doha e Dubai, il mondo del tennis si prepara a seguire lo sviluppo di questi eventi e le reazioni che susciteranno tra i tennisti e i loro fan. La sconfitta di Djokovic e le polemiche attorno a Sinner rappresentano solo l’inizio di un periodo che potrebbe rivelarsi turbolento per il tennis, con effetti che potrebbero estendersi oltre il circuito ATP e WTA.