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Berrettini risorge: i numeri svelano un ritorno da campione nel 2024

Il 2024 sarà ricordato come l’anno della rinascita di Matteo Berrettini, il tennista romano che ha dimostrato di essere tornato ai vertici del tennis mondiale. Dopo un periodo difficile, caratterizzato da infortuni e prestazioni altalenanti, Berrettini ha ritrovato la sua forma migliore, chiudendo la stagione con un impressionante 72,7% di vittorie, frutto di 32 successi e 12 sconfitte. Ma non è solo il dato percentuale a fare notizia: il suo percorso nella stagione è stato costellato di momenti indimenticabili, culminati nella finale di Coppa Davis contro l’olandese Van de Zandschulp, dove ha mostrato tutto il suo talento e la sua determinazione.

La finale di Coppa Davis

La finale di Davis ha rappresentato un momento cruciale per Berrettini. Con un gioco esplosivo, ha risposto colpo su colpo, mostrando la potenza del suo servizio che, come un martello, ha colpito l’avversario più e più volte. L’Italia, guidata da Berrettini, ha battuto un’Olanda che partiva sfavorita e in poco più di un’ora ha chiuso i conti, portando a casa il trofeo. Questo successo ha riacceso la passione dei tifosi e ha dato al tennista romano una grande soddisfazione, confermando che la sua assenza dai top livelli era solo temporanea.

I successi del 2024

Oltre alla Coppa Davis, il 2024 ha visto Berrettini conquistare tre titoli:

  1. Marrakech
  2. Gstaad
  3. Kitzbuhel

Il trionfo a Marrakech è stato particolarmente significativo, poiché rappresentava il primo trofeo dopo quasi due anni, dimostrando come il lavoro duro e la perseveranza possano portare a risultati tangibili. Con questi successi, Berrettini è riuscito a scalare il ranking, piazzandosi fra i primi cinque giocatori del mondo. La sua capacità di superare Dimitrov in classifica, grazie alle vittorie in Coppa Davis, è stata la ciliegina sulla torta di una stagione già di per sé straordinaria.

La nuova generazione di tennisti

L’anno che si è appena chiuso non è stato solo un riscatto personale per Berrettini, ma ha mostrato anche una nuova generazione di tennisti emergenti che stanno sfidando i giganti del tennis. Giocatori come Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno dominato gli Slam, ma Berrettini ha dimostrato di poter competere ai massimi livelli. Ora, la vera sfida per il 2025 sarà quella di mantenere la percentuale di vittorie così alta, aumentando al contempo il numero di tornei disputati. Questo indicherebbe una risoluzione definitiva dei problemi fisici che lo hanno afflitto negli ultimi anni.

In questa stagione, il tedesco Alexander Zverev ha mostrato di essere un avversario temibile, chiudendo con una percentuale di vittorie del 76,7% e conquistando due titoli 1000, tra cui gli Internazionali di Roma e il Masters di Parigi Bercy. Dall’altra parte, il serbo Novak Djokovic ha avuto un anno particolare, non riuscendo a vincere titoli Slam e saltando le Finals a causa di un infortunio, ma ha portato a casa un importante oro olimpico a Parigi.

Carlos Alcaraz e Jannik Sinner hanno condiviso i titoli Slam nel 2024, con Alcaraz che ha chiuso l’anno con un’impressionante percentuale di vittorie dell’80,6%. Sinner, dal canto suo, ha realizzato una stagione straordinaria, vincendo dall’Australian Open a novembre, con una percentuale di successi pari al 92,4%. I numeri di Sinner lo collocano tra i migliori nella storia del tennis, e rappresentano un segnale di avvertimento per i suoi avversari nel prossimo anno.

In questo contesto, Matteo Berrettini ha dimostrato che il tennis italiano è vivo e vegeto. La sua rinascita rappresenta non solo una vittoria personale, ma un momento di orgoglio per tutto il movimento tennistico italiano. Con l’obiettivo di mantenere alta la percentuale di vittorie e di tornare a competere per i titoli più prestigiosi, il 2025 si preannuncia come un anno di sfide e opportunità per il nostro campione.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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