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Berrettini: il campione che accelera al terzo turno

Matteo Berrettini nel 2024: un viaggio sulle montagne russe

Il 2024 di Matteo Berrettini è stato un vero e proprio viaggio sulle montagne russe nel panorama del tennis mondiale. Tra momenti di gloria e fasi di difficoltà, il tennista italiano ha sempre fatto emergere il suo spirito combattivo. Con un carattere d’acciaio, Berrettini ha dimostrato una straordinaria capacità di rialzarsi dopo ogni caduta e di guardare sempre avanti, pronto per la prossima sfida.

Vittoria contro Tiafoe a Vienna

La recente vittoria agli ottavi di Vienna contro Tiafoe è un esempio lampante di questo atteggiamento. Il match è iniziato in modo impeccabile, con un primo set dominato grazie a un servizio devastante. Nonostante un calo di energia e la crescita dell’avversario, Berrettini ha ritrovato la forza e ha conquistato il terzo set con determinazione. Questo successo rappresenta più di una semplice qualificazione ai quarti di finale: è un’iniezione di fiducia fondamentale in vista della Coppa Davis, dove Matteo spera di essere protagonista.

Un percorso di successi e sconfitte

Il 2024 di Berrettini è stato caratterizzato da una curiosa tendenza: ogni volta che ha superato il terzo turno in un torneo, è arrivato fino alla finale. In cinque occasioni, ha ottenuto tre vittorie finali e due sconfitte. Questo andamento dimostra la sua capacità di mantenere alta la concentrazione e di gestire la pressione nei momenti decisivi. Tuttavia, la stagione non è iniziata nel migliore dei modi, con un infortunio che lo ha costretto a ritirarsi dall’Australian Open. Dopo due mesi difficili, Matteo ha scelto di ripartire dal Challenger di Phoenix, adottando un approccio “all-in”.

Il motore diesel di Berrettini

Il percorso di Berrettini è stato paragonabile a quello di un motore diesel, che richiede tempo per raggiungere la massima efficienza. Una volta trovato il ritmo giusto, Matteo diventa praticamente inarrestabile. Questo è stato evidente nei tornei di Marrakech, Gstaad e Kitzbuhel, dove ha raggiunto la finale dopo aver superato il secondo turno. Anche se non sempre è riuscito a mantenere questa costanza, Berrettini diventa una forza con cui fare i conti quando supera il mercoledì.

Sfide negli Slam

Negli Slam, i problemi fisici hanno spesso giocato un ruolo determinante. Dopo un deludente gennaio a Melbourne, Berrettini ha dovuto saltare il Roland Garros e si è fermato ai 32esimi di finale agli US Open contro Fritz. A Wimbledon, ha mostrato il suo potenziale, uscendo al secondo turno solo dopo una battaglia epica contro Sinner. Questa performance, nonostante l’eliminazione precoce, ha contribuito a ridargli fiducia, dimostrando che, quando il suo stato fisico e mentale è al top, Berrettini è uno dei tennisti più completi del circuito.

Dominio sulla terra rossa e sfide sul cemento

Le vittorie nei tornei di Gstaad e Kitzbuhel, ottenute senza cedere un set, hanno confermato la sua capacità di dominare sulla terra rossa. Tuttavia, il passaggio al cemento non è stato altrettanto fortunato, con eliminazioni al secondo turno a Tokyo, Shanghai e Stoccolma. A Vienna, Berrettini ha mostrato di essere pronto a sfruttare al meglio la sua forma ritrovata, preparando al minimo dettaglio l’ultimo torneo prima di Bercy e della Coppa Davis.

La sfida della Coppa Davis

La possibilità di ritrovare Tiafoe in Coppa Davis aggiunge un ulteriore elemento di interesse. Dopo la vittoria in Austria, Matteo potrebbe affrontare nuovamente lo statunitense, forte della consapevolezza acquisita durante il loro ultimo incontro. Gli occhi di Berrettini, che non si abbassano mai di fronte alle difficoltà, sono ora puntati sui quarti di finale di Vienna, determinato a continuare il suo viaggio verso la vetta del tennis mondiale. Un viaggio che, tra alti e bassi, ha dimostrato che Matteo Berrettini non conosce mezze misure.

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