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Berrettini avanza ai quarti a Doha, ma Nardi si arrende a un Alcaraz in forma

Il tennis italiano continua a regalare emozioni, e in questa occasione è Matteo Berrettini a far brillare il tricolore. Dopo due anni dall’ultima volta in cui raggiunse i quarti di finale in un torneo sul cemento, il romano ha dimostrato il suo valore all’Atp 500 di Doha, superando il suo avversario Tallon Griekspoor con un combattuto punteggio di 7-6, 6-7, 6-4. La partita, che è durata poco meno di due ore e mezza, ha visto Berrettini mettersi alla prova in un match estremamente equilibrato, dove ogni punto contava.

La vittoria di Berrettini

Il primo set si è aperto con un’intensità notevole, caratterizzato da scambi lunghi e colpi potenti. Entrambi i tennisti hanno mostrato grande concentrazione e abilità, ma è stato Berrettini a spuntarla nel tiebreak, un momento cruciale che ha visto il 27enne romano colpire un passante straordinario per portarsi sul 5-3. Il secondo set, tuttavia, ha avuto un epilogo diverso: una serie di errori non forzati da parte di Berrettini ha consentito a Griekspoor di imporsi nel tiebreak, pareggiando così il conto.

Ma la vera prova di forza è arrivata nel terzo set, dove Berrettini ha trovato il suo ritmo. Con determinazione, il tennista ha conquistato il primo e unico break del match nel nono gioco, mettendo in cascina il set e la vittoria. “Sapevo che rispetto a ieri sarebbe stata una partita completamente diversa”, ha dichiarato Berrettini subito dopo il match. “Ho combattuto tanto e, anche se un paio di brutti errori nel secondo parziale mi sono costati il set, sono orgoglioso della mia forza mentale. Voglio vincere il maggior numero di partite possibili e godermi il momento.” Questa vittoria segna un passo importante per Berrettini, che sembra aver ritrovato la forma e la fiducia necessarie per affrontare i prossimi incontri.

L’avventura di Nardi

Dall’altra parte del campo, Luca Nardi ha affrontato un’avventura diversa ma altrettanto significativa. Dopo aver superato le qualificazioni, il giovane tennista pesarese ha raggiunto gli ottavi di finale, dove ha sfidato il numero uno del seeding, Carlos Alcaraz. Il match, terminato con un punteggio di 6-1, 4-6, 6-3, ha messo in luce il talento di Nardi, ma anche la superiorità del suo avversario. Inizialmente, il match sembrava a senso unico, con Alcaraz che si portava sul 6-1, 4-1, ma Nardi ha dimostrato grande carattere, riuscendo a strappare il secondo set e mostrando segni di ripresa.

La sfida tra i due, che si conoscono sin dall’epoca junior, è stata intensa e ha messo in evidenza il potenziale di Nardi. Anche se ha dovuto alzare bandiera bianca nel terzo set, il pesarese ha perso solo cinque punti in battuta, con il break decisivo che è arrivato nel quarto game. “C’è un po’ di amarezza per come è finita, ma sono soddisfatto della mia prestazione”, ha commentato Nardi, consapevole che affrontare un avversario di tale calibro come Alcaraz è già un’esperienza formativa.

La corsa di Alcaraz e il ritiro di Paolini

Carlos Alcaraz, d’altro canto, continua la sua corsa vincente, conquistando la sua settima vittoria consecutiva e guadagnandosi un posto nei quarti di finale a Doha. Il talento spagnolo, già considerato uno dei migliori giocatori del circuito, affronterà il ceco Jiri Lehecka, che ha superato il suo avversario Fabian Marozsan in due set. Alcaraz, classe 2003, rappresenta una nuova generazione di tennisti che sta cambiando il volto del tennis mondiale, e il suo incontro con Nardi è solo un capitolo di una carriera che promette di essere straordinaria.

Nella stessa settimana, un’altra azzurra, Jasmine Paolini, ha visto il suo percorso interrompersi prematuramente nel WTA 1000 di Dubai. La campionessa in carica, dopo aver superato il secondo turno con una vittoria su Eva Lys, è stata sconfitta dalla statunitense Sofia Kenin. Il punteggio di 6-4, 6-0 in favore della Kenin è stato influenzato anche da un infortunio alla caviglia destra che ha colpito Paolini all’inizio del secondo set, costringendola a ritirarsi anche dal doppio, dove avrebbe dovuto competere insieme a Sara Errani.

Questa settimana di tennis, quindi, ha visto alti e bassi per i tennisti italiani, con Berrettini che continua a brillare e Nardi che dimostra di avere il potenziale per affermarsi a livello internazionale. Mentre il torneo di Doha continua, gli occhi sono puntati su Berrettini, che spera di proseguire nel suo cammino verso la vittoria.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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