Altra brutta notizia per Berrettini. Ora si fa davvero dura per lui. Ecco gli scenari per il prossimo futuro
Reduce dall’infortunio (l’ennesimo in carriera) alla caviglia accusato allo US Open, Matteo Berrettini ha deciso di concludere anzitempo la sua stagione per recuperare al meglio e presentarsi al 2024 in condizioni fisiche ottimali.
A inizio dicembre ha svolto la preparazione invernale a Montecarlo, in compagnia del nuovo coach Francisco Roig per poi sposarsi a Torino, dove ha effettuato alcuni allenamenti con Lorenzo Sonego. Tutto sembrava andare per il verso giusto. Purtroppo, però, proprio durante una delle sessioni sul campo, l’azzurro ha sentito dolore a un piede.
Il nuovo acciacco rimediato in allenamento si è tradotto in una prudente rinuncia all’Atp 250 di Brisbane, torneo in cui l’azzurro era chiamato a giocare le qualificazioni per via della nuova classifica che non gli permetteva di accedere di diritto al tabellone principale.
La scelta di rinviare il rientro in campo è da un lato anche comprensibile, dato che è stata presa soprattutto per non mettere a repentaglio la presenza all’Australian Open. Ma dall’altro avrà un ‘effetto collaterale’ non di poco conto. Già, perché Berrettini la pagherà presto pesantemente in termini di ranking.
Berrettini, un’altra batosta dal ranking
Il forfait a Brisbane, unito all’assenza in campo nella settimana seguente, decreterà un’ulteriore discesa nel ranking per Matteo. Da lunedì 8 gennaio, il finalista di Wimbledon 2021 uscirà fuori dalla top-100 – sprofondando intorno alla posizione numero 125 – dopo quasi sei anni dall’ingresso nei primi 100 datato 21 maggio 2018.
Una situazione molto complicata, visto che con una classifica del genere il tennista nostrano dovrà guadagnarsi il main draw dei tornei passando per la faticosa (e mortificante) trafila delle qualificazioni. A meno che…
A meno che non prenda una drastica decisione. Ovvero saltare l’intero inizio di stagione per poi tornare in campo a marzo, quando, reduce da uno stop complessivo di sei mesi, potrà usufruire del cosiddetto “ranking protetto”. In tale eventualità, Berrettini potrebbe partecipare ai tornei di primavera con una classifica pari alla media delle posizioni occupate nei primi tre mesi successivi all’infortunio.
Tradotto? Tornerebbe a giocare virtualmente da numero 30-40 del mondo, garantendosi il main draw degli eventi più prestigiosi e remunerativi a livello di punti. In questo modo la sua risalita in classifica potrebbe essere meno complicata di quanto adesso si prospetta. Staremo a vedere.
