Oliver Bearman ci ha preso gusto. E così dopo lo straordinario settimo posto a Jedda, in Arabia Saudita, dove ha preceduto le Mercedes e il futuro ferrarista Lewis Hamilton, il pilota continua a studiare in Ferrari. Resta da capire cosa accadrà una volta… ottenuto il diploma.
Nell’immediato, al netto della conquista dei primi punti iridati, Oliver Bearman tornerà a ricoprire il ruolo di terza guida Ferrari e gareggerà comunque in Formula 2 con il Team Prema. Vincere il titolo resta l’obiettivo principale di un pilota che comunque ha già “prenotato” diverse “guide”. Il driver britannico, proveniente dalla Ferrati Academy, ricopre da febbraio anche il ruolo di terza guida della Haas, team cliente nonché satellite della scuderia di Maranello che non a caso gli ha già fissato sei appuntamenti. La prima sarà proprio in Italia, in occasione delle prove libere del Gp del Made in Italy. Quindi Bearman sarà protagonista anche in Spagna, Ungheria, Città del Messico e Abu Dhabi, affacciandosi dunque a tutte le “finestre” riservate ai giovani.
Resta tuttavia in piedi anche la possibilità di affidargli una monoposto per il 2025. La sensazione è che il debutto con la Ferrari abbia solo accorciato ulteriormente i tempi di un percorso che sembra segnato e porta dritto alla Haas, per una serie di motivi. In primis, per lo strettissimo legame fra la scuderia della Carolina del Nord e quella di Maranello. Nei box del team statunitense, fra l’altro, le quotazioni di Kevin Magnussen, già in netta discesa, sono in picchiata dopo il distacco inflittogli da Hulkenberg. Un divario definito “inaccettabile” dal team principal Ayao Komatsu e che potrebbe schiudere prima del previsto le porte della Haas. Non mancano, comunque, le prospettive anche in altre scuderie: Ferrari ne ha molte amiche nel paddock e potrebbe facilmente portare a un accordo con la Williams, Sauber e Alpine.
Possibile anche un futuro in Ferrari, in una suggestiva ipotesi al fianco di Leclerc. Una sorta di ricongiungimento fra due piloti cresciuti nell’Academy. Tuttavia appare complicato e non solo per l’arrivo di Hamilton: l’accoppiata è intoccabile almeno sino al 2026, poi si vedrà se il concetto di “indeterminato” applicato al monegasco si tradurrà in un impegno a tempo indefinito nel senso lato. Nelle ultime ore in rete si sono rincorse alcune suggestioni legate a una clausola che permette a Leclerc di liberarsi. A quel punto l’ipotesi di una colonia tutta britannica, con Hamilton a fungere da chioccia alla futura stella potrebbe essere anche più di una possibilità.
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