Il basket spagnolo ha scritto una nuova pagina della sua incredibile storia e la firma è con la calligrafia di una donna: Elisa Aguilar, madrilena, è la nuova presidente della Federazione Spagnola di Pallacanestro (FEB) ottenendo il sostegno dei 79 membri dell’assemblea. “Provo sentimenti di onore, responsabilità, impegno, gratitudine e orgoglio. Orgoglio perché, ancora una volta, la FEB ha dato una lezione di modernità e di coraggio eleggendo una donna alla sua Presidenza. Una pietra miliare, storica, che riconosce il ruolo delle donne nel nostro sport”.
Una vittoria annunciata, quella della Aguilar: era l’unica candidata e succede a Jorge Garbajosa. Il suo, tuttavia, non è un nome sconosciuto al mondo del basket, né dentro né fuori dal parquet. La Aguilar è stata una colonna della storia della Nazionale spagnola. Ha indossato la casacca “roja” in 222 partite (sesto posto assoluto di presenze in nazionale) e ha vinto sei medaglie: un oro, un argento e tre bronzi europei e una Coppa del Mondo. Nei club, la sua carriera non è stata da meno. È stata una delle 15 spagnole a giocare nella WNBA e l’argenteria di casa ha sei Coppe della Regina, cinque Leghe e due Supercoppe. Il suo profilo si adatta perfettamente anche a quello di presidente di una federazione sportiva: oltre ad avere una laurea in Economia presso la George Washington University, è un’allenatrice senior di basket e ha un Master in Management dello Sport.
Tra gli obiettivi del suo mandato, Aguilar si concentra su tre punti: curare la formazione, i rapporti con il resto dei settori del basket e la cura dello sport femminile. Sfide assai ambiziose ma alla portata di una nazione che ha sempre considerato la pallacanestro uno sport di primo piano. Ciò comporta, evidentemente, anche il saper e dover sopportare il peso di enormi aspettative di un 2023 quanto mai sfidante. In questo senso, la palla a spicchi spagnola, reduce dalla delusione mondiale maschile, è attesa da diverse sfide che non si possono perdere. La squadra femminile inizia la sua corsa verso la qualificazione ai campionati europei del 2025 nelle finestre di novembre e soprattutto dovrà inseguire e conquistare il pass per i prossimi giochi olimpici. In quest’ottica, il vero punto di non ritorno del suo primo mandato è il torneo Preolimpico, in programma dal 2 al 7 luglio 2024, che vale il biglietto per Parigi 2024. La FEB ha chiesto che la Spagna ospiti uno dei gironi con il Valencia come sede. Non si può sbagliare. L’ipotesi di fallimento non è contemplata.
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