Si apre con il botto gara 1 della serie della finale Scudetto della Lega Basket Serie A tra la Virtus Bologna e l’Olimpia Milano
Per la sesta volta in assoluto, la quarta consecutiva, la Virtus Segafredo Bologna e l’Olimpia EA7 Emporio Armani Milano si affrontano in una finale Scudetto della Lega Basket Serie A. Parliamo di due club che rappresentano la nobiltà assoluta della pallacanestro nazionale. Le due squadre che hanno vinto più titoli di tutte le altre, trenta l’Olimpia Milano, sedici la Virtus Bologna. Le due squadre che, come accennato, dalla splendida parentesi della finale del 2019 tra la Reyer Venezia e la Dinamo Sassari hanno cannibalizzato il torneo.
Ad oggi il bilancio recente, quello dal 2021 ad oggi, nel 2020 la finale per l’esordio della pandemia da coronavirus covid-19 non si è disputato, recita 2 vittorie ad 1 per Milano. Una statistica destinata ad aggiornarsi con la serie partita alla Segafredo Arena la sera del 6 giugno e che vedrà le Scarpette Rosse e le Vu Nere affrontarsi ancora l’8 giugno, sempre a Bologna, l’11 al Mediolanum Forum di Assago ed eventualmente il 13 e il 16 rispettivamente in Lombardia e in Emilia-Romagna.
Il fattore Ettore Messina
Il fattore campo pende a favore della Virtus Bologna che ha chiuso in testa la Regular Season, ma l’Olimpia ha il fattore Ettore Messina. Un tecnico che ha in bacheca sei titoli italiani, quattro titoli di Euroleague, curiosamente due dei quali vinti con la Virtus nel 1998 e nel 2001 gli ultimi due vinti dall’Italia.
E l’incredibile avventura in NBA come secondo della leggenda dei San Antonio Spurs Gregg Popovich. Un fattore che dal ritorno in Italia ha fatto pesare con grande sostanza regalando all’Olimpia lo Scudetto della Terza Stella (con annesso Ambrogino d’Oro) e un posto stabile nell’Euroleague.
Una serie tutta da giocare
Ma Ettore Messina non è tecnico che si adagia sugli allori e l’avvio della serie della finale Scudetto 2023-2024 ne è l’ennesima riprova. Nonostante lo svantaggio del fattore campo ha “incartato” la sfida al suo giovane avversario, il tecnico della Virtus Bologna Luca Banchi, andando ad espugnare l’Arena per 75-86. Decisivo il lavoro di Shields e Napier nel quarto finale, un quarto dove l’Olimpia ha rintuzzato la voglia di vincere dei padroni di casa impattando nel finale sul 68-68 e mandando la gara all’overtime.
Overtime nel quale la formazione milanese ha giocato al gatto con il topo concedendo nell’arco dei cinque minuti solo 7 punti realizzandone a sua volta 18. Ora Milano ha azzerato il fattore campo e si è presa un vantaggio psicologico. A Belinelli e compagni il compito di ribaltare lo scenario
