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Baby Fonseca: Come Sinner ha ispirato la mia carriera tennistica

Joao Fonseca: la nuova promessa del tennis brasiliano

Joao Fonseca, giovane promessa del tennis brasiliano, ha recentemente condiviso quanto sia stato influenzato dalla figura di Jannik Sinner, il tennista italiano noto per la sua rapida ascesa nel panorama internazionale. Fonseca, nato il 21 agosto 2006, ha già cominciato a farsi notare nel circuito grazie alle sue prestazioni impressionanti, tra cui la vittoria agli US Open Juniores 2023. Entrato nei primi 200 della classifica ATP, molti esperti del settore lo vedono come un candidato naturale per i vertici del tennis mondiale, con la speranza che possa raggiungere la top 50 entro il 2025.

L’influenza di Jannik Sinner

Nonostante la giovane età, Fonseca ha dimostrato una maturità e una comprensione del gioco che sono rari da vedere. In un’intervista, Joao ha spiegato come Sinner, con il suo stile di gioco aggressivo e la sua presenza calma e composta in campo, sia diventato un modello per lui. “Molti buoni giocatori hanno vinto le Next Gen Finals”, ha detto Fonseca, “ma quello in cui mi rivedo davvero è Sinner. Mi piace il suo gioco aggressivo e tecnicamente è esattamente il mio punto di riferimento. Mentalmente, è più calmo di me, è timido e adoro il modo in cui lotta. Non fa notare le emozioni e anche in questo mi somiglia molto”.

Un incontro decisivo

Questo rapporto di ammirazione non si è fermato alla semplice osservazione da lontano. Joao ha avuto l’opportunità di incontrare e allenarsi con Sinner durante le ATP Finals dell’anno scorso. “L’ho allenato il primo ed il secondo giorno”, ha raccontato Fonseca. “È davvero un ragazzo carino e disponibile”. Durante questi incontri, Sinner ha colto l’occasione per offrire alcuni consigli preziosi al giovane brasiliano. Fonseca ha raccontato che in quel periodo stava seriamente considerando di frequentare l’Università della Virginia, un percorso che molti giovani atleti valutano come un’opzione di sicurezza. Tuttavia, Sinner ha suggerito a Joao di puntare direttamente al professionismo, riconoscendo in lui un talento che non dovrebbe essere sprecato. “Mi ha chiesto se ci sarei andato davvero e mi ha consigliato di evitare, dicendomi che ero troppo forte e che dovevo passare subito professionista”, ha ricordato Fonseca. “Sul momento, ho pensato che mi stesse prendendo in giro, che mi avesse fatto una battuta. Anche se l’atmosfera, a quel nostro primo allenamento, era stata molto cordiale”.

La decisione di seguire il consiglio

Questa esperienza ha avuto un impatto significativo su Joao, che ha deciso di seguire il consiglio di Sinner e di dedicarsi completamente al tennis professionistico. La sua dedizione e il suo impegno sono già evidenti nei risultati che sta ottenendo, e il suo stile di gioco, ispirato al suo mentore, sta guadagnando consensi tra gli appassionati e gli addetti ai lavori.

Il futuro di Joao Fonseca

Il percorso di Fonseca è solo all’inizio, ma le premesse sono promettenti. La sua capacità di rimanere concentrato e di affrontare le sfide con la calma e la determinazione che ha imparato osservando Sinner gli sta permettendo di crescere rapidamente. In un mondo del tennis sempre più competitivo, l’abilità di trarre ispirazione da modelli di riferimento di successo come Sinner potrebbe rivelarsi fondamentale per il suo sviluppo come atleta e come persona.

Con il passare del tempo, sarà interessante vedere come si evolverà la carriera di Fonseca e se il suo sogno di diventare il numero uno del mondo si avvererà. Per ora, però, continua a lavorare sodo, ispirato da un esempio che ha già dimostrato come talento, dedizione e una mentalità vincente possano portare a risultati straordinari. E chissà, magari un giorno non troppo lontano, lo vedremo affrontare Sinner non solo in allenamento, ma in una vera competizione, su uno dei palcoscenici più importanti del tennis mondiale.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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