Azzurre in crisi: la discesa femminile si chiude senza podio - ©ANSA Photo
La discesa femminile ai Campionati Mondiali di sci alpino a Saalbach ha portato a una grande delusione per le atlete italiane, che si sono trovate ad affrontare una pista poco stimolante per le loro capacità. La Ulli Maier, con i suoi 2.940 metri, è stata descritta come un’autostrada per slittone, richiedendo principalmente velocità e precisione nei materiali, piuttosto che la genialità nelle linee di discesa.
In un contesto di grande aspettativa, il clan delle azzurre ha visto la gardenese Nicol Delago come l’unica a spingersi verso le posizioni di vertice, chiudendo la sua prova all’ottavo posto con un tempo di 1’42”05. Delago, già distintasi con un ottimo terzo posto nella gara premondiale dell’anno scorso, ha dimostrato di essere una scivolatrice di talento, ma non è riuscita a superare il muro del podio.
Le altre italiane hanno faticato a trovare il giusto ritmo:
La delusione più grande è stata forse per Goggia, considerata una delle velociste più promettenti del panorama internazionale. Ha affrontato la gara con il peso di una recente caduta durante le prove, che le ha lasciato qualche strascico di preoccupazione.
La vittoria è andata all’americana Breezy Johnson, che ha ottenuto il suo primo trionfo in carriera dopo un lungo periodo di assenza dalle competizioni a causa di una sospensione per problemi legati ai controlli antidoping. Johnson, partendo con il pettorale numero 1, ha mantenuto un vantaggio costante sugli avversari, chiudendo con un tempo di 1’41”32. La medaglia d’argento è andata all’austriaca Mirjam Puchner (1’41”44) e il bronzo alla ceca Ester Ledecka, che ha confermato il suo status di atleta versatile, essendo campionessa olimpica sia nel superG che nello snowboard.
Il clima di delusione tra le azzurre è stato palpabile. Federica Brignone ha dichiarato di non essere riuscita a sciare come avrebbe voluto, ammettendo che alcuni punti del tracciato le sono risultati più difficili del previsto. Laura Pirovano ha cercato di mantenere un atteggiamento positivo, affermando di non avere rimpianti e di aver dato tutto ciò che poteva. La sua capacità di mantenere alta la motivazione è stata evidente, nonostante le difficoltà.
Dall’altra parte, Sofia Goggia ha offerto un’analisi schietta della sua prestazione. Ha riconosciuto che la discesa non si adattava al suo stile di sci e ha sottolineato la necessità di adattarsi a piste diverse. Goggia ha espresso il suo rammarico per non aver trovato il giusto feeling fin dalla partenza, ma ha anche mostrato una mentalità orientata al futuro, dichiarando che si concentrerà sulle prossime gare, inclusi il gigante e la combinata.
In questo contesto, la squadra azzurra dovrà riflettere su quanto accaduto nella discesa femminile e lavorare per migliorare in vista delle prossime gare. La combinata e il gigante rappresentano opportunità per le atlete di riscattarsi e dimostrare il loro valore. L’atteggiamento positivo mostrato da Brignone, Goggia e Pirovano sarà fondamentale per affrontare le sfide future.
La delusione di Saalbach sarà un insegnamento prezioso per le azzurre, che dovranno rimanere unite e motivate per affrontare le prossime competizioni. La pressione è alta, ma la determinazione e il talento delle atlete italiane sono innegabili. Con il giusto approccio, potrebbero presto tornare a brillare sui podi internazionali.
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