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Avventura nel Veneto: sfida epica tra pavé e sterrato con Pellizzari e Hirschi

La stagione ciclistica si avvia alla conclusione con un evento che promette di essere memorabile: la Veneto Classic. Organizzata da PP Sport Events sotto la guida entusiasta di Filippo Pozzato e con il supporto di Crédit Agricole, questa corsa rappresenta l’ultimo grande spettacolo dell’anno nel calendario ciclistico professionistico. La gara si snoda attraverso un percorso affascinante e impegnativo, caratterizzato da un mix di pavé e sterrato che metterà a dura prova anche i ciclisti più esperti.

Tra i partecipanti attesi, spiccano nomi di grande rilievo che hanno già fatto parlare di sé durante il Giro del Veneto. Marc Hirschi, ben noto per il suo stile aggressivo e la sua capacità di attaccare nei momenti cruciali, tenterà di replicare il successo ottenuto nella passata edizione della Veneto Classic. L’atleta svizzero, che si appresta a lasciare il team UAE Emirates, spera di salutare la squadra con una vittoria memorabile. Ad accompagnarlo nella sfida ci saranno compagni di squadra come Jay Vine e Diego Ulissi, pronti a dare il massimo sulle strade del Veneto.

Avversari di spessore

Non mancano certo gli avversari di spessore. Il giovane talento francese Romain Grégoire della Groupama-FDJ punta a un risultato di prestigio, mentre dalla Norvegia arriva Tobias Halland Johannessen con l’intenzione di farsi notare. La lista dei pretendenti alla vittoria comprende anche Xandro Meurisse dell’Alpecin-Deceuninck e il duo colombiano della Movistar, composto da Einer Rubio e Nairo Quintana, quest’ultimo un veterano con numerose vittorie alle spalle. Anche la Francia schiera una coppia formidabile con Clément Champoussin e Simon Guglielmi dell’Arkéa-B&B Hotels.

La compagine italiana

A vestire il numero 1 sarà Davide Formolo, il campione in carica, che guida una forte compagine italiana al fianco di corridori come Filippo Zana, secondo classificato lo scorso anno, e Davide De Pretto, vincitore della Coppa Italia delle Regioni. Non mancano altri talenti italiani come Marco Frigo, Gianluca Brambilla, Samuele Battistella, il primo vincitore della Veneto Classic, e Giulio Pellizzari, desideroso di capitalizzare sui numerosi attacchi portati avanti in questa stagione. Tra i nomi da tenere d’occhio ci sono anche Simone Velasco, Nicola Conci e Lorenzo Rota.

Un percorso impegnativo

Il percorso della Veneto Classic 2024 è stato progettato per offrire una sfida avvincente, con tre salite principali che promettono di influenzare notevolmente la corsa. La Rosina, con i suoi 2,1 km e una pendenza media del 6,5%, è solo l’inizio di un climax che culmina nell’impegnativa salita di Diesel Farm, caratterizzata da un tratto sterrato di 1,3 km con una pendenza media del 10,9%. Queste salite, insieme al breve ma intenso strappo della Tisa, dotato di pavé e una pendenza media del 15,2%, sono destinate a selezionare il gruppo e mettere alla prova la resistenza e l’abilità dei ciclisti.

Il percorso e la sfida finale

La partenza avverrà da Soave, in provincia di Verona, con un percorso che attraversa il Vicentino, affrontando lo strappo di Monteviale e proseguendo verso Sandrigo e Nove, dove è previsto un traguardo volante in memoria di Jacopo Venzo, giovane promessa del ciclismo tragicamente scomparso. Il circuito della Rosina verrà percorso due volte, mentre quello della Tisa, reso celebre dai Campionati Italiani 2020, verrà ripetuto per un totale di cinque passaggi, ognuno dei quali metterà i corridori di fronte a sfide tecniche e tattiche.

Con 195 chilometri complessivi, la Veneto Classic non è solo una prova di forza fisica, ma anche di strategia, dove ogni squadra dovrà giocare al meglio le proprie carte. L’arrivo a Bassano del Grappa, in piazza Libertà, sarà anticipato dalla ripida rampa di Contrà Soarda, un tratto di 400 metri al 13% che lo scorso anno ha visto Davide Formolo staccare i suoi avversari per conquistare la vittoria in solitaria.

Trasmissione e attesa

La corsa sarà trasmessa in diretta su Rai 2 e sul player di Discovery+, permettendo agli appassionati di ciclismo di seguire ogni momento di questa emozionante competizione. L’attesa è alta, e la Veneto Classic promette di chiudere la stagione con uno spettacolo che resterà a lungo nella memoria di tutti gli amanti di questo sport.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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