L’autogol, uno degli incubi peggiori di ogni giocatore in qualsiasi categoria. Vediamo quali sono stati quelli che sono rimasti nella storia di questo sport
Il mondo del calcio si dipinge con pennellate di giocate spettacolari, assist raffinati, gol incredibili, e parate sorprendenti, ma anche con autogol tragicomici. In molte circostanze, sono i difensori centrali o i terzini a commettere questi strafalcioni, sebbene ci siano casi in cui portieri, centrocampisti e attaccanti, come Robin Van Persie durante una partita della nazionale olandese, si sono resi protagonisti di autoreti che restano impresse nella storia del calcio. Dai giocatori che, sulla carta, sembrano meno abili, a quelli insospettabili come Franco Baresi, numerosi calciatori hanno vissuto almeno una volta nella loro carriera il momento sconcertante di un clamoroso autogol, talvolta determinante per l’esito della partita a favore della squadra avversaria. Vediamo quali sono i più clamorosi, entrati di diritto nella storia del calcio.
Autogol: un’occasione mancata, un passo falso evidente o una semplice sfortuna. A volte un’incredibile sorpresa al contrario. Dipende dai punti di vista. In qualche modo, è visto come un qualcosa di anormale che avviene nel calcio, eppure anche l’autogol ha il suo fascino. Vediamo tutti gli episodi di questo genere che sono rimasti, per un motivo o per un altro, nelle pagine di storia di questo affascinante (quanto crudele) sport.
Espiare l’orrore nascosto tra i capelli, con lo sguardo smarrito nel vuoto: assistere al tragico destino del pallone che termina la corsa nella propria porta rappresenta uno dei momenti più angoscianti e temuti per un calciatore. Oltre allo stupore espresso dai compagni e dagli avversari, l’autogol si distingue per essere un gesto tecnico unico, capace di scatenare sia risate che tragedie, destinato ad entrare indelebilmente nella storia di alcune partite. Esploreremo i più celebri autogol, quelli che ancora oggi persistono nella memoria dei tifosi come un’arma di scherno rivolta alla fazione avversaria, un’insigne ferita destinata a perdurare a lungo nella memoria di chi la provoca. Inoltre, sveleremo il match con il maggior numero di autoreti di sempre, sottolineando la singolarità dietro a quella straordinaria competizione.
Marco Materazzi, uno degli autogol più belli del nostro campionato. Empoli-Inter, 2006, in questa partita Marco Materazzi, difensore dell’Inter, prossimo a diventare campione del Mondo con la maglia azzurra, segna uno degli autogol più incredibili della storia: un pallonetto da centrocampo imprendibile per Julio Cesar. Un’esecuzione magistrale, se solo avesse trovato la porta giusta.
Zoccola, il primo autogol della storia della Serie A. 6 ottobre 1929, Juventus-Napoli: Biagio Zoccola, centrocampista del Napoli, nella fretta di liberare tocca accidentalmente con il ginocchio e la palla finisce in rete. Così viene segnata la prima autorete nella storia del campionato italiano a girone unico. Nel corso degli anni la dura legge dell’(auto)gol non ha risparmiato nessuno. Nemmeno i più grandi. In cima alla lista dei difensori sfortunati c’è Franco Baresi: carriera monumentale e otto autoreti sul groppone, come scheletri nell’armadio. L’ex difensore del Milan è il giocatore ad averne segnate di più in Serie A. Il primato, però, è condiviso con Riccardo Ferri, entrato nell’immaginario collettivo come maestro dell’autogol, tanto che Ligabue lo cita in uno dei suoi singoli più famosi.
Paolo Negro, l’autogol nel derby di Roma che aiutò la squadra giallorossa a vincere lo scudetto. Un altro che le stimmate dell’autogol se le deve portare dietro è Paolo Negro. Derby di Roma, la partita è bloccata, poi il fattaccio: autogol e 1-0 sotto la Nord, feudo biancoceleste. Il difensore diventa vittima degli scherzi del destino. Vengono addirittura stampate magliette giallorosse con scritto il suo nome.
Andres Escobar, quando un autogol costa la vita. La storia più drammatica è quella di Andres Escobar. Nel 1994, i Cafeteros avevano appena detto addio al Mondiale negli USA, anche a causa di un suo tocco fatale. Una volta tornato a casa, in un ristorante di Medellin, Andres fu avvicinato da un gruppo di uomini. Gli insulti, seguiti dalla frase “grazie per i Mondiali” e dai colpi di mitraglia. Il giocatore perse la vita all’istante. Narrazioni legate alla criminalità e alle scommesse illegali. Racconti mai del tutto risolti. Un calciatore che ne fece le spese, coinvolto in una faida. Semplicemente uno dei capitoli più tristi e vergognosi nella storia del calcio.
Juan Pablo Carrizo, quando un autogol vale la gioia degli eterni rivali. Sì, avete capito bene: Juan Pablo Carrizo, l’ex portiere della Lazio, scatenò l’euforia alla Bombonera mentre indossava la maglia del River Plate. Con un’uscita goffa, indeciso tra respingere con i pugni o bloccare un pallone calciato da corner, il portiere argentino finì per mandare la palla nella sua porta, suscitando l’entusiasmo dei tifosi del Boca Juniors e contribuendo a definire uno dei Superclasico più incredibili di sempre.
Dida e la sua famosa papera a Leeds. Andiamo a Leeds, Milan di Zaccheroni in Coppa dei Campioni nella stagione 2000-2001. Durante la trasferta inglese, Nelson Dida sostituisce Abbiati tra i titolari, ma nonostante il dominio rossonero, il gol tarda ad arrivare. La beffa giunge inaspettatamente dal proprio portiere brasiliano: Dida non riesce incredibilmente a trattenere il tiro da fuori di Bowyer, lasciando sfuggire il pallone dalle mani. Il pallone carambola sotto le sue gambe, finendo direttamente in rete, suscitando lo stupore di Costacurta nelle vicinanze.
Kondogbia e quello che potrebbe essere l’autogol più bello della storia. Quando l’autorete diventa un capolavoro. Per dettagli, basta chiedere a Geoffrey Kondogbia, il centrocampista francese dell’Inter di quei tempi. Durante una tournée pre-campionato in Cina, ha realizzato un autogol spettacolare addirittura da centrocampo. Un retropassaggio alto che si è insaccato all’incrocio dei pali della porta interista difesa da Padelli. Una precisione chirurgica da oltre 40 metri, un piattone mancino da urlo, peccato solo che fosse la porta sbagliata.
La partita con più autogol della storia. Usciamo leggermente dall’argomento principale per parlare della partita con più auguol nella storia del calcio. Stiamo parlando della straordinaria partita tra Adema e SO Emyrne, valida per il campionato malgascio del 31 ottobre 2002. La settimana precedente all’incontro, entrambe le squadre stavano lottando per il titolo quando l’arbitro, Benjamina Razafintsalama, assegnò un discusso rigore nei minuti finali, scatenando polemiche su cui Adema vinse il campionato. In modo incredibile, Razafintsalama fu designato anche per dirigere il derby della settimana successiva, senza implicazioni sulla classifica ma con il SO Emyrne ancora indignato per lo scandalo della settimana precedente. Di conseguenza, i giocatori del SO Emyrne segnarono una straordinaria serie di autogol come atto di protesta, con un punteggio finale di 149-0, un risultato che rimane nella storia come un primato assoluto.
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