L’uomo delle finali è sempre Novak Djokovic. Quando la posta in palio è importante, il serbo risponde ancora una volta presente. Maturo, consapevole, capace di incanalare la partita sui binari desiderati dopo pochi game. Il doppio 6-3 in un’ora e 43 minuti di gioco racconta una sfida in cui Sinner non è mai riuscito a entrare in partita. E così il #1 del mondo chiude il suo 2023 come lo ha iniziato: vincendo un torneo.
Djokovic, l’uomo dei record per trofei vinti e… conto in banca
Con la schiacciante vittoria ottenuta a Torino, Djokovic ha collezionato ulteriori record. Il serbo è il primo tennista a vincere per sette volte le ATP Finals, staccando un’altra leggenda del tennis, Roger Federer, fermo a quota sei. La sensazione è che questo primato resterà imbattuto a lungo, anche perché non ci sono, in attività, avversari in grado di avvicinarlo. Nella speciale classifica all-time figurano Ivan Lendl (5), Pete Sampras (5), Ilie Nastase (4) e Boris Becker (3). Un successo, quello di Torino, anche dal punto di vista economico. Una vittoria che gli ha permesso di intascare un totale di 4 milioni di euro. E se da una parte Djokovic deve ringraziare Sinner per la sportività (senza la vittoria dell’altoatesino con Rune, il serbo avrebbe lasciato anzitempo il torneo) dall’altra gli può “rimproverare” l’unica sconfitta: se Djokovic avesse chiuso da imbattuto, avrebbe intascato la cifra più alta mai vista nella storia del tennis: 4.801.500 dollari, ma la sensazione è che sarà comunque soddisfatto.
Jannik Sinner, tante luci, qualche ombra e la rivincita in Davis?
Sinner è apparso stanco. È arrivato alla sfida decisiva sulle gambe. Gli sono mancate energie e la tenuta mentale necessaria per reggere il confronto. Torino lascia comunque in eredità buone prospettive per il tennista azzurro che appare sicuramente trasformato rispetto all’inizio della scorsa stagione e si candida a essere, risultati alla mano, uno dei destinati a raccogliere il testimone del serbo. Ovviamente, quando Nole deciderà di appendere la racchetta al chiodo. Per ora, resta irraggiungibile. Al netto delle gioie e al traino emotivo del torneo, Torino ha anche lasciato qualche ombra. Il torneo ha detto che Sinner deve ancora lavorare molto per diventare un campione assoluto in grado di scalare le vette più alte del tennis. È mancato l’ultimo acuto, ma c’è già tempo e modo di pensare all’ennesima rivincita che potrebbe consumarsi a Malaga, in Coppa Davis: Italia e Serbia affronteranno in semifinale, rispettivamente, Olanda e Inghilterra. Dunque non è impensabile immaginarli di fronte per la terza volta negli ultimi 10 giorni.