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Atalanta e Venezia si sfidano in un pareggio senza emozioni: diretta e foto della partita

La stagione di Serie A entra nel vivo e, nel pomeriggio di sabato, l’Atalanta ha ospitato il Venezia allo Stadio Gewiss di Bergamo per un incontro che si preannunciava avvincente. Entrambe le squadre, desiderose di ottenere punti preziosi, hanno dato vita a una partita intensa, ma il risultato finale ha visto un deludente 0-0, che ha lasciato a bocca asciutta i tifosi.

La vigilia della partita

L’Atalanta, sotto la guida del mister Gian Piero Gasperini, si preparava a scendere in campo con un tridente offensivo confermato. In vista dell’incontro, la squadra bergamasca ha recuperato Daniel Maldini, l’attaccante arrivato a gennaio dal Monza, che non giocava dal 7 febbraio a causa di una lesione all’adduttore. Il giovane talento si è dimostrato una carta in più nella manica del mister, anche se il focus principale rimaneva su De Ketelaere e Lookman, schierati a supporto di Retegui.

Per il match contro il Venezia, Gasperini ha optato per alcune modifiche rispetto alla formazione della scorsa domenica. Ecco i principali cambiamenti:

  1. Cuadrado schierato dal primo minuto al posto di Bellanova sulla corsia destra.
  2. Ederson ha preso il posto di Pasalic nel centrocampo, affiancando il solido De Roon.
  3. Conferma per il portiere Carnesecchi e il trio difensivo composto da Posch, Djimsiti e Kolasinac.

Da notare che Djimsiti era a rischio diffida, e Hien, infortunato dal 17 febbraio, non ha potuto contribuire. L’allenamento finale si è svolto venerdì a Zingonia, dove l’Atalanta ha messo a punto le ultime strategie per affrontare il Venezia, una squadra che si sta dimostrando ostica e ben organizzata, soprattutto difensivamente.

Il Venezia e le aspettative

Il Venezia, allenato da Paolo Vanoli, ha affrontato l’Atalanta con una solida difesa a tre, simile a quella utilizzata dall’Empoli, e ha cercato di sfruttare al meglio le ripartenze. La squadra lagunare si è presentata al Gewiss Stadium con la determinazione di portare a casa almeno un punto, essenziale per la loro corsa alla salvezza.

La formazione del Venezia ha visto diverse conferme, con elementi chiave come il portiere Lezzerini e il difensore Ceccaroni, che hanno dato sicurezza al reparto arretrato. L’attacco, guidato da un mix di esperienza e gioventù, ha cercato di impensierire la difesa dell’Atalanta, ma si è trovato spesso di fronte a una retroguardia ben posizionata.

La partita: un incontro senza reti

Il fischio d’inizio ha dato il via a un match caratterizzato da ritmi sostenuti e un’intensità elevata. L’Atalanta ha cercato di imporre il proprio gioco sin dai primi minuti, creando diverse occasioni da rete, ma la difesa del Venezia ha risposto colpo su colpo. Le azioni pericolose delle Dea si sono susseguite, con Retegui che ha avuto alcune chance, ma la sua mira non è stata precisa.

Dall’altra parte, il Venezia ha tentato di approfittare di qualche errore della difesa atalantina per pungere in contropiede, ma senza mai riuscire a concretizzare. La prima frazione di gioco si è chiusa sullo 0-0, con entrambe le squadre che hanno mostrato buone trame di gioco, ma senza riuscire a trovare il gol.

Nella ripresa, il copione non è cambiato: l’Atalanta ha continuato a spingere, cercando di sfondare il muro difensivo dei veneti. Cuadrado e Ederson hanno cercato di dare maggiore imprevedibilità alla manovra, ma il Venezia si è dimostrato solido e ben organizzato.

Momenti chiave e occasioni

Un momento chiave della partita è stata l’espulsione di un giocatore del Venezia, che ha costretto la squadra a giocare in inferiorità numerica per gran parte del secondo tempo. Nonostante ciò, il Venezia ha mantenuto la calma e ha chiuso tutti gli spazi, frustrando gli attacchi dell’Atalanta.

Le migliori occasioni sono arrivate per l’Atalanta negli ultimi minuti di gioco, con un tiro di Lookman parato splendidamente da Lezzerini e un colpo di testa di Retegui che è finito di poco alto sopra la traversa. Il pubblico, accorso numeroso per sostenere la squadra di casa, ha incitato i propri beniamini fino all’ultimo, ma la rete non è mai arrivata.

La partita si è conclusa con un punteggio di 0-0, un risultato che ha lasciato entrambe le squadre con sensazioni contrastanti. Se da un lato l’Atalanta ha perso l’occasione di avvicinarsi ulteriormente ai vertici della classifica, il Venezia ha guadagnato un punto importante nella sua lotta per la salvezza, confermando la sua capacità di resistere anche in situazioni difficili.

Con questo pareggio, l’Atalanta e il Venezia continuano il loro cammino in un campionato che promette ulteriori emozioni e sorprese nelle prossime giornate.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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