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Ascolti record per la coppa davis: sinner conquista il pubblico con il 6,51% su sky

Il tennis italiano sta vivendo un momento di straordinario successo, tanto sul campo quanto in termini di popolarità televisiva. La recente finale di Coppa Davis, che ha visto l’Italia trionfare, ha catturato l’attenzione di milioni di spettatori, segnando un traguardo importante per gli sportivi e per le emittenti che hanno trasmesso l’evento.

Ascolti record per la finale di Coppa Davis

Il sabato della finale, tenutasi a Malaga, ha registrato un’affluenza eccezionale di telespettatori. La diretta, trasmessa dalle 13:07 alle 18:21, ha mantenuto incollati davanti agli schermi quasi tre milioni di appassionati. Questo dato evidenzia quanto il tennis sia diventato un fenomeno di massa in Italia. In particolare, Rai 2, supportata da Rai Sport, ha ottenuto risultati ottimali, registrando un picco di ascolti durante le fasi più decisive del match.

  1. La trasmissione su Rai 2 ha raggiunto una media di 1 milione 634 mila spettatori, con uno share del 13,3%.
  2. Il picco di ascolti è stato raggiunto intorno alle 16:50, con 2 milioni 558 mila spettatori, corrispondente a un impressionante 19,9% di share.

Questi numeri non solo testimoniano l’interesse per il tennis, ma anche la capacità delle emittenti di coinvolgere gli spettatori in eventi sportivi di grande rilevanza.

I risultati di Sky e l’importanza del tennis

Anche Sky, la rete a pagamento che ha trasmesso la semifinale, ha visto un buon riscontro. Il primo match tra Matteo Berrettini e Thanasi Kokkinakis, andato in onda dalle 13, ha registrato:

  • Una media di 683 mila spettatori.
  • 1,6 milioni di spettatori unici e uno share del 4,74%.

Sebbene questi dati siano inferiori rispetto a quelli della Rai, evidenziano comunque l’importanza del tennis nella programmazione sportiva di Sky.

Il momento clou della giornata è stato il match decisivo tra Jannik Sinner e Alex De Minaur, che ha portato l’Italia in finale. Questo incontro, iniziato alle 16:30, ha visto un aumento significativo degli ascolti, con:

  • 818 mila spettatori medi.
  • 1,5 milioni di spettatori unici e un 6,51% di share.

La performance di Sinner ha catturato l’attenzione non solo degli appassionati di tennis, ma anche di un pubblico più vasto, desideroso di seguire le gesta dei nostri atleti.

La crescita del tennis in Italia

La crescita degli ascolti è un chiaro indicativo della passione che gli italiani nutrono per il tennis, uno sport che ha visto un notevole sviluppo grazie a campioni come Berrettini, Sinner e altri talenti emergenti. Questi giocatori non solo stanno raggiungendo traguardi significativi a livello internazionale, ma stanno anche contribuendo ad accrescere l’interesse e la visibilità del tennis nel nostro paese.

Le emittenti televisive, consapevoli di questo fenomeno, stanno investendo sempre di più nella copertura degli eventi tennistici. Rai e Sky, in particolare, stanno cercando di offrire una programmazione ricca e variegata, con analisi, interviste e approfondimenti, per mantenere alta l’attenzione degli spettatori.

In aggiunta, questo successo non si limita solo agli sportivi, ma coinvolge anche l’industria sportiva in generale. L’aumento della popolarità del tennis porta con sé opportunità commerciali e sponsorizzazioni, contribuendo a un ecosistema che supporta non solo i giocatori, ma anche gli allenatori e tutte le figure professionali che orbitano attorno a questo sport.

In sintesi, il tennis italiano sta vivendo un momento d’oro, con ascolti che parlano chiaro. La Coppa Davis è solo uno dei tanti palcoscenici su cui i nostri atleti stanno brillando. L’interesse del pubblico è un segnale positivo per il futuro di questo sport in Italia. Con la continua ascesa di nuovi talenti e l’impegno delle emittenti, il tennis potrebbe diventare uno dei punti di riferimento dello sport italiano nei prossimi anni, creando un legame sempre più forte tra gli atleti e gli appassionati.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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