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Arianna Fontana: la determinazione di non fermarsi mai

Arianna Fontana, una delle più grandi atlete italiane di tutti i tempi, si prepara a vivere un importante capitolo della sua carriera. A un anno dalle Olimpiadi di Milano-Cortina, la regina dello short track ha deciso di non mollare e di puntare a un traguardo ambizioso: partecipare per la sesta volta ai Giochi Olimpici, questa volta nella sua patria. La sua storia è un inno alla determinazione e alla passione, che l’ha portata a conquistare un numero straordinario di medaglie, rendendola l’atleta italiana con il maggior numero di podi olimpici.

La carriera di Arianna Fontana

La prima apparizione di Arianna ai Giochi risale al 2006, quando, all’età di soli 15 anni, si è presentata a Torino come una giovane promessa. Da allora, la sua carriera è stata un susseguirsi di successi. Ha vinto medaglie in tutte le edizioni olimpiche a cui ha partecipato, inclusi i tanto ambiti ori a Pyeongchang nel 2018 e a Pechino nel 2022. La partenza per l’Olimpiade italiana non poteva essere più carica di significato:

  1. “A smettere non ho mai pensato”, ha dichiarato Arianna in un’intervista all’ANSA.
  2. “Sarà unico partecipare a due Olimpiadi di casa”.

La scelta della pista lunga

La scelta di puntare anche sulla pista lunga, che si aggiunge alla sua disciplina storica, lo short track, è stata una decisione strategica. Arianna ha spiegato di aver iniziato a considerare questa possibilità dopo i Giochi di Pechino. “Se ci fossero state piste adeguate sarei rimasta in Italia, ma in Olanda chiedevano cifre spropositate, quindi sono andata in America”, ha raccontato. Questa scelta ha comportato un cambiamento significativo nella sua vita, rendendola non solo un’atleta, ma anche una persona che ha dovuto adattarsi a nuovi ambienti e culture.

Affrontare le sfide

Nel corso degli anni, Arianna ha affrontato sfide sia dentro che fuori dal ghiaccio. Uno degli episodi più controversi della sua carriera è stato il brutto affaire con la federazione, quando ha accusato alcuni compagni di nazionale di aver tentato di sabotarla facendola cadere durante un allenamento. Nonostante la tensione che è emersa da quella situazione, gli azzurri sono stati assolti, e Arianna ha dovuto affrontare una nuova realtà di rapporti freddi con lo staff. Nonostante ciò, la campionessa di Sondrio ha continuato a dedicarsi completamente al suo sport, seguita dal marito e coach Anthony Lobello.

Arianna compirà 35 anni ad aprile e, mentre si avvicina a questa tappa importante della sua vita, riflette su ciò che potrebbe significare la sua carriera futura. “Non ho mai pensato di gareggiare per un’altra maglia che non fosse quella azzurra”, ha affermato con fermezza. Per lei, l’idea di competere nelle due discipline è un modo per rendere omaggio al pubblico italiano che l’ha sostenuta in tutti questi anni.

A Milano-Cortina, Arianna punta a qualificare la Team Pursuit nella pista lunga e a cimentarsi nella mass start. “Nel short track farò tutto come al solito”, ha detto con un sorriso, dimostrando la sua determinazione e la sua voglia di continuare a competere a livelli altissimi. La doppia sfida si sta rivelando produttiva: “C’è stata molta collaborazione e mi sono trovata bene con la nazionale della pista lunga. È un anno di sperimentazione, vediamo che esce fuori”, ha aggiunto, mostrando una mentalità aperta e flessibile.

L’ottimismo di Arianna non si limita solo al suo percorso personale. Vede le Olimpiadi di Milano-Cortina come un’opportunità per l’intero paese. “Saremo pervasi da un sentimento di felicità, speriamo sia l’occasione anche per guardare oltre a periodi non facili. Trionferanno tutti i valori positivi”, ha commentato. La sua visione è un richiamo alla gioia e all’unità che lo sport può portare, in un momento in cui l’Italia ha bisogno di motivi per sorridere.

Infine, quando si parla del ruolo di portabandiera, Arianna scherza: “Potrei ripropormi io, se non dovessi fare un nome direi Federico Pellegrino, dopo di me…”. Questo dimostra non solo il suo spirito competitivo, ma anche la sua voglia di continuare a scrivere la storia dello sport italiano.

Con la mente rivolta ai prossimi Giochi, Arianna conclude con una nota di incertezza sul suo futuro: “Non so se saranno le ultime, ma se sarà così sarò felice di aver chiuso in casa”. Tuttavia, è chiaro che il suo amore per lo sport non si esaurisce qui. “Nel futuro poi vedo tante cose, i figli se Dio vorrà”, ha detto, lasciando intravedere un futuro ricco di possibilità, sia come madre che come professionista. In ogni caso, il click per chiudere non è ancora arrivato, e per Arianna Fontana, il ghiaccio è ancora caldo.

Luisa Marcelli

Luisa è una redattrice sportiva appassionata di tutto ciò che produce un rombo di motore. Nel corso degli anni, Luisa ha maturato un'esperienza significativa lavorando per alcune delle testate più prestigiose nel campo dell'automobilismo e delle moto, coprendo eventi nazionali e internazionali che spaziano dalla Formula 1 al MotoGP, fino alle rally e alle competizioni di auto storiche. Grazie alla sua conoscenza approfondita della tecnica, della storia e delle innovazioni del mondo motoristico, è diventata un punto di riferimento per gli appassionati, sempre pronta a condividere insights unici e approfondimenti coinvolgenti. Oltre al suo lavoro di redazione, Luisa ama partecipare a incontri e conferenze del settore, dove apprezza discutere delle ultime tendenze e tecnologie con esperti e appassionati. Nel suo tempo libero, si dedica alla guida sportiva e alla scoperta di nuovi tracciati, perché per lei il motore non è solo lavoro ma una vera e propria vocazione. In Wigglesport, Luisa porta tutta la sua esperienza e passione, offrendo ai lettori articoli che combinano analisi tecnica e narrazione avvincente, il tutto condito dalla sua inesauribile energia e curiosità. Per chi condivide la sua passione o desidera avvicinarsi al fantastico mondo dei motori, Luisa Marcelli è la voce giusta da seguire.

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