Arca trionfa nuovamente alla Barcolana di Trieste

Un palcoscenico di vele bianche: la Barcolana di Trieste

Il Golfo di Trieste si trasforma in un palcoscenico di vele bianche ogni anno durante la Barcolana, un evento che non è solo una competizione sportiva ma una vera e propria festa del mare. Questa manifestazione, giunta alla sua 56ª edizione, è la regata più grande del mondo, un evento che attira velisti e appassionati da tutta Europa. L’edizione di quest’anno ha visto trionfare ancora una volta Arca, con la giovane Marta Benussi al timone, consolidando così un legame familiare con la tradizione velistica di Trieste.

Trieste: una città in festa

L’atmosfera in città è vibrante già da giorni, con eventi e celebrazioni che precedono la regata principale. Trieste, con i suoi alberghi pieni e il traffico cittadino paralizzato, accoglie migliaia di turisti che arrivano per assistere a questo spettacolo unico. La Barcolana non è solo una gara; è un momento di aggregazione che coinvolge l’intera comunità, un legame indissolubile tra la città e il suo mare. Il percorso di gara, con partenza tra Barcola e Miramare e arrivo in Piazza Unità d’Italia, incarna la bellezza e l’unicità del territorio triestino, offrendo uno scenario mozzafiato sia per i partecipanti che per gli spettatori.

La regata: una sfida tra Arca e Prosecco

La giornata della regata inizia con un velo di apprensione a causa dei nuvoloni che si addensano sopra il Carso, ma il vento di levante spazza via ogni timore di pioggia, regalando condizioni ideali per la competizione. Al colpo di cannone delle 10.30, le barche iniziano il loro percorso di 13 miglia nautiche, con Arca fin da subito favorita. Tuttavia, Prosecco, guidata da Mitja Kosmina, si rivela un avversario determinato, promettendo una gara serrata.

La strategia vincente di Arca

Il duello tra Arca e Prosecco si sviluppa lungo tutto il percorso, con Prosecco che cerca di mantenere la pressione su Arca. La strategia vincente di Arca emerge alla prima boa, dove un vento favorevole permette di guadagnare un vantaggio decisivo. Prosecco, nonostante gli sforzi, non riesce a colmare il divario creatosi alla seconda boa e, sebbene riesca a ridurre il distacco vicino alla terza boa, non trova lo spunto per un sorpasso finale.

Un trionfo di famiglia

La vittoria di Arca, in un’ora e 28 minuti, è accolta con entusiasmo dalla folla festante, che assiste alla scena dai moli della città. Marta Benussi, la più giovane della famiglia di velisti Benussi, vive un momento indimenticabile al timone, portando la barca al traguardo con la grazia e la determinazione di un’esperta. Suo padre, Furio Benussi, esprime la sua gioia dedicando il successo al padre scomparso, in un gesto che sottolinea l’importanza della tradizione e del passaggio del testimone tra generazioni.

Celebrazioni oltre la regata

La competizione ha visto Arca precedere altre imbarcazioni di rilievo come Prosecco, Fiamme Gialle, Generali, Shinning e Anywave, quest’ultima con a bordo Luigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse. Dopo la regata, le barche rientrano lentamente in porto, mentre Trieste continua a celebrare con una serie di eventi che prolungano la festa ben oltre la fine della gara.

Barcolana: simbolo di unione e tradizione

La Barcolana rappresenta un momento di unione per Trieste, un’occasione per mostrare al mondo la bellezza del suo mare e la passione della sua gente. Il successo di Arca e Marta Benussi diventa simbolo di una tradizione che continua, di un legame che si rinnova e di uno sport che, anno dopo anno, riesce a coinvolgere e appassionare sempre più persone. La città, con il suo spirito accogliente e il suo mare incantevole, si conferma un punto di riferimento nel panorama velistico internazionale, celebrando non solo la competizione ma anche la cultura e la storia che rendono unica questa parte d’Italia.