Arbitri sotto esame: abisso e marchetti tra errori e fischi mancati

La quindicesima giornata di Serie A ha portato con sé emozioni e polemiche, in particolare per quanto riguarda le decisioni arbitrali. La Gazzetta dello Sport ha espresso giudizi severi sui direttori di gara, evidenziando le scelte discutibili che hanno caratterizzato le loro prestazioni. Due arbitri, Abisso e Marchetti, si sono distinti per le loro performance deludenti, entrambi valutati con un 5, suscitando reazioni contrastanti tra i tifosi e gli esperti.

Abisso e i suoi errori

L’arbitro Abisso ha avuto un ruolo centrale nell’incontro tra Inter e Lecce, dove ha commesso diversi errori che hanno sollevato interrogativi. La Gazzetta sottolinea come, nonostante le buone intenzioni, Abisso abbia fischiato due rigori inesistenti, mentre ha ignorato un episodio controverso che avrebbe potuto meritare un intervento del VAR. Ecco alcuni degli episodi principali:

1. Contatto tra Keita e Lautaro: avvenuto al di fuori dell’area, Abisso ha erroneamente concesso un penalty che il VAR ha corretto.
2. Tocco di mano di Delprato: il braccio largo del difensore era sotto la linea della spalla, ma il VAR ha deciso di non intervenire, lasciando dubbi.
3. Fallo su Odgaard: Abisso ha sbagliato a non vedere un chiaro sgambettamento da parte di Kalulu, un episodio che avrebbe potuto cambiare l’andamento della partita.

Questi errori hanno creato un clima di incertezza e frustrazione tra i tifosi, evidenziando la necessità di una maggiore attenzione nelle decisioni arbitrali.

Marchetti e la sua direzione

Anche Marchetti, impegnato in un’altra partita della giornata, ha ricevuto un voto di 5 per una gestione del match che ha lasciato a desiderare. Con ben 32 falli fischiati, molti tifosi si sono chiesti se realmente l’arbitro avesse il controllo della situazione. Alcuni degli episodi controversi includono:

1. Contatto tra Odgaard e Kalulu: completamente ignorato, ha mostrato la difficoltà di Marchetti nel discernere tra azioni fallose e regolari.
2. Decisioni sui cartellini gialli: alcuni sembravano eccessivi, mentre altri, in situazioni di chiara imprudenza, sono stati trascurati.
3. Gol annullato al Lecce: il VAR ha dovuto intervenire per verificare la regolarità dell’azione, evidenziando la necessità di una migliore comunicazione tra arbitro e tecnologia.

La prestazione di Marchetti, pur avendo alcuni aspetti positivi, è stata macchiata da errori significativi che hanno alimentato il malcontento tra i tifosi.

Il VAR e le sue ombre

Il ruolo del VAR è stato centrale in entrambe le partite, ma non sempre ha portato chiarezza. Gli arbitri si sono trovati in situazioni in cui il supporto video avrebbe potuto correggere decisioni discutibili, ma la mancanza di interventi tempestivi ha alimentato il malcontento tra i tifosi. La sensazione generale è che ci sia ancora molto da fare per migliorare la qualità delle decisioni arbitrali e la comunicazione tra arbitri e VAR.

In conclusione, la quindicesima giornata di Serie A ha messo in luce le difficoltà degli arbitri nel gestire momenti chiave delle partite. Abisso e Marchetti, con i loro 5, rappresentano un campanello d’allarme per l’arbitraggio italiano, che deve necessariamente evolversi per garantire maggiore equità e giustizia nelle competizioni. I tifosi attendono risposte e miglioramenti, mentre le polemiche si intensificano attorno a un tema che continua a essere caldo nel panorama calcistico.