Marco Verratti è pronto a trasferirsi in Qatar, dove darà inizio a un nuovo capitolo della sua carriera da calciatore. L’ormai ex Paris Saint-Germain sta per accasarsi all’Al-Arabi, club di Doha che ha deciso di accontentare le richieste economiche dei francesi e rendere l’ex Pescara la stella della squadra
In un presente in cui decine di calciatori hanno deciso di abbandonare i più prestigiosi campionati europei per accettare i fiumi di milioni provenienti dall’Arabia Saudita, Marco Verratti ha scelto di dire anche lui addio al Paris Saint-Germain e di trasferirsi in Medio Oriente, optando però per il Qatar.
Dopo essere stato di fatto messo fuori rosa dal nuovo allenatore dei parigini, Luis Enrique, il centrocampista italiano si sarebbe convinto a salutare quella Francia che per undici anni è stata la sua casa e accettare di dare inizio a un nuovo capitolo della propria carriera calcistica.
Una sfida fino a qualche settimana fa forse inaspettata per l’ex Pescara e che ora lo porterà a essere la nuova stella di un campionato che in passato ha già assistito al passaggio di grandi campioni.
Lo farà a Doha, con la maglia dell’Al-Arabi, club per il quale dovrebbe firmare nelle prossime ore (salvo ripensamenti o colpi di scena dell’ultimo minuto, ndr).
“Ringrazio la società per l’eccezionale mercato fatto. Cosa ho detto a Marco Verratti, che ancora non si è trasferito in un altro club? I nostri dialoghi restano privati, in particolare i consigli che gli ho dato”.
Nell’estate che ha portato all’addio di Lionel Messi e Neymar, nuovi giocatori rispettivamente dell’Inter Miami negli Stati Uniti d’America e dell’Al-Hilal in Arabia Saudita, Luis Enrique ha spiegato con queste parole il suo entusiasmo per i movimenti in entrata e in uscita fatti nell’ultima sessione di calciomercato dal suo Paris Saint-Germain, squadra che ora è pronta a salutare anche Marco Verratti.
Fin dal suo arrivo a Parigi nel 2012, il centrocampista italiano si è dimostrato una colonna portante del PSG che nell’ultimo decennio è stato in grado di guadagnarsi lo scettro di dominatore del calcio francese e ha iniziato a farsi conoscere come potenza calcistica mondiale anche sui campi più prestigiosi d’Europa.
Undici anni in cui Verratti e il PSG hanno vinto ogni sorta di trofeo in patria, non riuscendo però mai a mettere in bacheca quello che ancora oggi resta un trofeo inarrivabile per i parigini, un sogno proibito: la UEFA Champions League.
Ci sono andati molto vicini nel 2020, quando a negar loro ogni sogno di gloria fu il Bayern Monaco in finale, vincitore per 1-0 grazie a un goal di Kingsley Coman (giocatore, ironia della sorte, cresciuto proprio nelle giovanili del PSG, ndr).
Undici anni in cui Verratti è cresciuto come calciatore e come uomo, sfruttando perfettamente l’enorme possibilità datagli dai parigini, i più bravi e decisi a scommettere su un giovane centrocampista che nell’allora Pescara di Zdenek Zeman aveva lasciato intravedere un grande talento nella Serie B italiana.
Oltre un decennio di vita in cui Verratti si è cucito addosso un ruolo di leader in campo per il PSG, ma che ora è definitivamente giunto ai titoli di coda.
Condizionato spesso da diversi infortuni e da un carattere troppo fumantino sul rettangolo verde (il lungo storico dei cartellini accumulati in carriera parla per lui, ndr), Luis Enrique ha deciso di togliergli le chiavi del centrocampo parigino, mettendolo di fatto alla porta.
Nello stesso momento in cui anche il nuovo CT dell’Italia, Luciano Spalletti, ha scelto di escludere Verratti dalle convocazioni per le importantissime partite di qualificazione a Euro 2024 che gli Azzurri giocheranno contro Macedonia del Nord e Ucraina.
Una decisione, in questo caso, dovuta al fatto che Verratti non ha accumulato minuti nelle scorse settimane, come sottolineato dallo stesso Spalletti.
Persa la fiducia di un club che solo lo scorso dicembre gli aveva rinnovato il contratto fino al 2026 e con un posto nella Nazionale Italiana da ritrovare (dopo aver vinto da protagonista l’Europeo 2020 con l’Italia di Roberto Mancini, ndr), in uno dei momenti più delicati della propria carriera Marco Verratti ha deciso di ripartire dal Qatar.
Nelle prossime ore il centrocampista dovrebbe, infatti, mettere la firma sul contratto che lo renderà un nuovo giocatore dell’Al-Arabi, club con sede nella città di Doha (dove Verratti si troverebbe già in queste ore, secondo quanto riportato da RMC, ndr) e militante nella Qatar Stars League.
Lo scorso luglio sembrava a un passo dall’accasarsi in Arabia Saudita, forte di un accordo ottenuto con l’Al-Hilal, club che quest’estate ha acquistato stelle del calibro di Neymar, Sergej Milinkovic-Savic, Kalidou Koulibaly e Aleksandar Mitrovic.
Il PSG decise, però, di far saltare tutto, non soddisfatto della cifra proposta dagli arabi per il cartellino di Verratti.
Cifra che è stata, invece, raggiunta dall’Al-Arabi, pronto a versare nelle casse dei Campioni di Francia ben 50 milioni di euro e di ricoprire d’oro lo stesso Verratti (il mercato in Qatar chiuderà il 18 settembre, mentre in Arabia Saudita chiude oggi, ndr).
Numeri che hanno portato alla conclusione della trattativa, sebbene al momento permanga qualche dettaglio da definire negli accordi con il calciatore.
Superati gli ultimi ostacoli, il Qatar potrà diventare ufficialmente la nuova casa del centrocampista italiano, il quale in squadra troverà moltissimi giocatori locali, ma anche due vecchie conoscenze del calcio europeo.
Si tratta dell’ex PSG Abdou Diallo e dell’ex Barcellona e Inter Rafinha.
A 30 anni, Verratti ripartirà così da un campionato discutibile dal punto di vista della qualità tecnica (attualmente l’Al-Arabi è al sesto posto in classifica, dopo tre giornate disputate, ndr), ma che negli anni ha comunque sempre generato un certo appeal.
L’italiano non è, infatti, la prima stella che decide di sposare il progetto qatariota e di trasferirsi nella Qatar Stars League.
In passato questo campionato ha già assistito al passaggio di grandi campioni.
Da Pep Guardiola a Marcel Desailly, da Juninho Pernambucano a Raul Gonzalez Blanco, da Gabriel Omar Batistuta a Mario Mandzukic.
Nomi a cui si possono poi aggiungere anche quelli di Nigel de Jong, Santi Cazorla, Samuel Eto’o, James Rodriguez, Toby Alderweireld, Wesley Sneijder, Seydou Keita e Xavi, forse il calciatore che più di tutti è riuscito a legare il proprio nome all’immagine del calcio qatariota, dove ha chiuso la sua carriera da calciatore e iniziato quella di allenatore, all’Al-Sadd.
Stelle che per anni hanno brillato nel firmamento del calcio europeo e che in Qatar hanno vissuto una pagina delle rispettive storie.
Lo stesso che ora farà Marco Verratti.
Jorge Martin, il giovane pilota spagnolo, ha dimostrato che la determinazione e la resilienza possono…
La scorsa domenica, molti tifosi italiani speravano in una giornata di gloria, non solo a…
L’affare è sempre più vicino alla chiusura: Giorgio Furlani è proprio a piazzare la prima…
Jannik Sinner sta vivendo un periodo d'oro nel mondo del tennis, con un 2023 che…
Jorge Martin, il giovane campione spagnolo di MotoGP, non è solo un talento straordinario in…
La stagione NBA 2023-2024 sta già regalando emozioni incredibili, e i Cleveland Cavaliers si stanno…