Il nome di Michael Schumacher se associato alla Ferrari evoca solo ricordi positivi ma c’è chi sembra avere un pensiero nettamente diverso a riguardo
È ormai dal 2007, quando al volante della “Rossa” c’era Kimi Raikkonen che la Ferrari non conquista un Mondiale in Formula Uno. Un digiuno certamente troppo lungo. Prima del finlandese a dare lustro alla scuderia di Maranello ci aveva pensato Michael Schumacher, in grado di conquistare ben cinque titoli e di rendere orgoglioso chi ha sempre amato il team.
Pur essendo trascorsi anni dal suo addio alle corse, Michael Schumacher resta il simbolo della Ferrari nel nuovo millennio. Trovare qualcuno che sia in grado di ripetere i suoi numeri sembra davvero difficilissimo e quanto successo dopo il suo addio alla “Rossa” non può che dimostrarlo.
A sorpresa, però, c’è chi è arrivato a maturare l’idea che lui non sia stato sempre così leale nei confronti della sua squadra. Chi ha avuto modo di lavorare con lui può ricordare come lui fosse considerato a tutti gli effetti il primo pilota della scuderia, per questo poteva godere di alcune agevolazioni rispetto ai compagni di squadra. Questo ha però inciso con il rapporto che si veniva a creare all’interno del box, come ammesso da alcuni tempo dopo.
E’ quanto ha ribadito Eddie Jordan, il quale è arrivato a sostenere che l’ex pilota sia riuscito a far perdere un Mondiale alla Ferrari pur di evitare che a vincere potesse essere Eddie Irvine.
Il retroscena di Jordan su Schumacher
Tutto risale al 1999, anno in cui Schumache aveva tutte le carte in regola per vincere il suo primo Mondiale in Ferrari. Nel momento in cui lui è in piena corsa finisce però per rompersi tibia e perone al GP di Silverstone, infortunio che lo costringe a stare fermo e a saltare diverse gare.
Nel periodo in cui era assente, il compagno di squadraIrvine riesce a conquistare due Gran Premi e a candidarsi per la vittoria finale. Schumi, anche se ancora non al meglio, riesce comunque a tornare al volante della Ferrari in Malesia e in Giappone, sostituendo Mika Salo, chiamato al suo posto
A Sepang, Michael fa passare il compagno, che riesce a vincere la gara (lui si piazza al secondo), permettendo a Eddie di continuare il duello in vetta con la McLaren di Hakkinen. Tutto cambia però con l’ultima corsa: nonostante la pole conquistata dal tedesco, a vincere gara e campionato è Hakkinen, mentre subito dietro si piazzano Schumacher e Irvine.
Tutto questo, a detta di Jordan, non sarebbe stato casuale. “Schumacher era appena rientrato dopo l’incidente in occasione del GP di Suzuka – ha raccontato nel podcast ‘Formula For Success -. Lui sosteneva di essere tornato per aiutare Irvine a vincere il Mondiale. Lui non voleva però che la Ferrari vincesse con un altro pilota, per questo ha fatto tutto quello che poteva per non far trionfare il compagno di squadra. Questo è il pensiero mio e di Irvine. Le polemiche sulla vittoria di Hakkinen non ci sono comunque state perché tutti pensavano che fosse meritata”.
Un retroscena che ha fatto molto discutere, uscito proprio a ridosso del decennale dell’incidente sugli sci che sta costringendo Schumacher a una degenza sulla quale permane il massimo riserbo.