Annuncio choc: “È la distruzione del calcio italiano”

La decisione degli ultimi giorni ha fatto grande grande scalpore. Ecco il parere autorevole sulla discussa vicenda riguardante lo sport nostrano

Al termine di un confronto di circa un’ora nel Consiglio dei Ministri, il Governo italiano ha reso noto che i vantaggi fiscali garantiti allo sport, e in particolare al calcio, dal Decreto Crescita non saranno più applicabili a partire da lunedì, il 1° gennaio 2024 Ovvero da oggi parte una scelta pesantissima. Una scelta che ha già scatenato infinite polemiche tra gli addetti ai lavori del mondo del pallone, convinti che l’abolizione di tale norma porterà gravi conseguenze ai club di Serie A.

calcio sotto shock
la distruzione del calcio italiano (Lapresse) Wigglesport

Matteo Salvini – leader della Lega e Ministro delle Infrastrutture – ha spiegato che l’obiettivo del Governo è aiutare il calcio italiano “anche e soprattutto valorizzando i vivai” e ha definito quella di stoppare la norma che consente ai calciatori stranieri di pagare meno tasse “una scelta di equità e buonsenso”.

Decreto Crescita, la decisione del Governo fa discutere: il parere autorevole

Come dicevamo, però, nonostante le buone intenzioni espresse dal numero uno del Carroccio, il provvedimento del Governo non ha riscontrato particolari favori. Al contrario, la maggior parte del calcio italiano è letteralmente inferocita. Anche perché, nei giorni scorsi, si era parlato di una proroga della norma fino al 28 febbraio che avrebbe fatto molto comodo in vista del mercato invernale. I presidenti ci speravano, ma adesso dovranno rivedere i loro piani.

Una doccia gelata che, secondo l’opinione di parecchi, potrebbe portare ad un ulteriore indebolimento del calcio italiano. Ne è convinto il giornalista Carlo Pellegatti, che ha espresso la sua opinione ai microfoni di TV Play.

L'annuncio choc sul calcio
Pellegatti e la decisione del Governo sul Decreto Crescita (Ansa Foto) – Wigglesport

“Per i dirigenti del Milan, il concetto è simile a quello di Marotta, per loro l’abolizione del decreto crescita sarà la distruzione del calcio italiano, un disastro. I vivai vivono dei soldi del club che arrivano grazie alle vittorie, alla caratura della rosa e agli introiti degli sponsor. Ma in questo modo ci saranno meno ricavi. Tolto qualche giocatore della Nazionale, in questo momento non ci sono campioni italiani, ha esordito Pellegatti.

Quest’ultimo ci ha poi tenuto a sottolineare che, grazie al Decreto Crescita, il club rossonero ha prelevato in estate un calciatore delle caratura di Pulisic alla stessa cifra che richiedeva l’Empoli per il giovane prospetto Tommaso Baldanzi. Il giornalista sostiene che il provvedimento preso dal Governo farà lievitare vertiginosamente il prezzo dei giocatori italiani e che, allo stesso tempo, i club di Serie A non potranno prendere stranieri di un certo livello perché non avranno più sgravi economici.

Non riesco a capire questa scelta politica soprattutto perché non vedo una motivazione valida e concreta a favore del calcio, ha osservato Pellegatti. Infine ha concluso il suo intervento facendo una considerazione sulla mancata proroga della norma: “Decisione grave. C’era l’intenzione dei presidenti di avere un ulteriore incontro con la politica, continuando il dialogo e mettendo varie proposte sul tavolo, questo ha spiazzato tutti perché adesso non è più possibile”.

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