Andrew Howe, non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta per andare oltre i propri limiti. E lui ci riprova, a dispetto della carta d’identità e anche a costo di… rimangiarsi la parola. L’atleta 38enne che ha regalato momenti indimenticabili alla nazionale azzurra nella specialità del salto in lungo conquistando l’argento ai Mondiali di Osaka nel 2007, ha ancora voglia di mettersi in discussione e, perché no, di stupire.
Andrew Howe aveva annunciato, in un’intervista rilasciata a Verissimo nel 2023, di voler lasciare l’attività agonistica dopo una carriera caratterizzata da grandissime gioie sportive e il dolore di dover convivere con un fisico che lo ha spesso tradito con degli infortuni più o meno gravi. Negli ultimi mesi, Howe aveva anche abbracciato la carriera del training. Il richiamo della pedana però è stato più forte di qualsiasi attività in palestra e così ha deciso di misurarsi a Siena, dopo due anni di totale assenza dalle gare. Il risultato è stato parecchio incoraggiante, considerando il lunghissimo stop. La sua misura è un 7,32 che non è, in generale, un grandissimo salto ma che comunque non è neanche così pessimo come inizio. Incoraggiato dal risultato, il campione reatino ha allungato i propri orizzonti sino all’Europeo di Roma 2024.
Sia chiaro, difficilmente Andy Howe ripeterà gli 8,47 saltati a Osaka ed è anche abbastanza lontano da misure che lo possano considerare competitivo a livello continentale, ma non è possibile escludere a priori un ultimo, straordinario, canto del cigno. Allo status quo, i migliori saltatori italiani si assestano sugli 8 metri, con l’eccezione di Mattia Furlani, considerato non a caso l’erede naturale, sportivamente parlando, di Howe. Il ragazzo sarebbe ben felice di allenarsi con il proprio idolo e tutto lascia credere che sarà possibile.
Il progetto di Andy è di partecipare proprio insieme a Mattia ai prossimi europei. Allenarsi con lui, in questo senso, potrebbe rappresentare il miglior stimolo possibile per migliorare il proprio stato di forma e ridurre i centimetri che lo separano dalla possibilità di far parte della spedizione dell’Europeo casalingo, nel senso, fra l’altro, più pieno del termine dato che Howe vive a Roma e salterebbe in casa. Per arrivare in finale, occorre un 7,85 – 7,90 che sembra ancora nelle corde e nelle gambe di questo straordinario atleta che non vuole smettere di stupire e, soprattutto, regalarsi un’ultima, indimenticabile notte di sport allo Stadio Olimpico. Non ci sarebbe modo migliore di chiudere in bellezza. Mai dire mai…
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