All’improvviso Marcell Jacobs, parole che lasciano di sasso

Marcell Jacobs si sta preparando nel migliore dei modi per difendere la medaglia d’oro conquistata alle Olimpiadi di Tokyo tre anni fa

Centro metri per zittire le critiche e confermarsi come l’uomo più veloce del mondo. Marcell Jacobs è tornato in Italia, nella sua Desenzano del Garda, dopo sei mesi abbondanti trascorsi negli Stati Uniti, in Florida, dove si è allenato con il suo nuovo coach, Rana Reider, che ha preso il posto di Paolo Camossi l’estate scorsa.

Il velocista bresciano, campione olimpico in carica dei 100 metri e della staffetta 4X100, ha preso una decisione importante e sofferta quando ad un certo punto ha sentito la necessità di cambiare completamente metodi di allenamento e preparazione. E i risultati di questo lungo periodo trascorso negli USA sembrano soddisfacenti.

Non è stato facile per lo sprinter bresciano allontanarsi da una figura così importante nella sua vita come Camossi, ma evidentemente Jacobs si è reso conto che per restare ai vertici e coltivare la speranza di confermarsi ai giochi parigini, non c’era alternativa a un cambio nella guida tecnica. “Paolo è stato e resterà un grande amico, ma ho avvertito l’esigenza di imprimere una svolta alla mia carriera“, dichiarò subito dopo aver annunciato l’addio al suo storico coach.

Ora l’obiettivo è uno e uno solo, presentarsi al massimo della forma alle Olimpiadi francesi. La concorrenza sui cento metri si presenta più qualificata e agguerrita che mai: ad affrontare Jacobs saranno tutti i migliori specialisti in circolazione, pronti a sfilargli dal collo l’ambitissima medaglia d’oro.

Marcell Jacobs, l’annuncio a sorpresa sorprende ancora: tifosi al settimo cielo

Nel frattempo, per arrivare al meglio al grande appuntamento parigino, Jacobs prenderà parte ad almeno una gara della Diamond League, dove spera in realtà di commettere parecchi errori: “Vorrei sbagliare tanto così da correggermi dove serve. L’importante è non commettere alcun errore a Parigi“. E proprio in vista dei giochi il velocista bresciano ostenta uno smodato ottimismo: “Sono io l’uomo da battere ai giochi, chi vuole vincere dovrà fare meglio di me e non sarà facile”.

La sfida al mondo intero è lanciata, Jacobs si sente pronto e in grado di compiere un’impresa che in pochi considerano possibile. “Rivincere l’Olimpiade significherebbe entrare a far parte della storia dell’atletica leggera – conclude – perché solo due persone hanno conquistato due medaglie d’oro consecutive ed essere la terza sarebbe qualcosa di meraviglioso“.