Il Milan ha un problema con gli infortuni. La sfida di Napoli ha ulteriormente riempito l’infermeria, che già da inizio stagione è stata parecchio affollata.
Il Milan non sta vivendo un momento facile della sua stagione. In Champions i risultati faticano ad arriva e, dopo due pareggi a reti bianche con Newcastle e Borussia Dortmund, è arrivato il Ko senza appello contro il Psg. Un 3-0 netto che ha indispettito molti tifosi, che hanno iniziato a mettere in discussione la posizione di Pioli. Sono in tanti, infatti, a puntare il dito verso il tecnico, ritenuto il maggior responsabile di questa fase di appannamento. La trasferta di campionato in casa del Napoli avrebbe potuto portare in dote energie nuove e una scossa importante in vista delle sfide decisive in campo europeo, ma così non è stato. Dopo un primo tempo di altissimo livello, in cui i rossoneri hanno messo i campioni d’Italia al muro e si sono portati avanti di due gol, nella ripresa il Milan è calato e si è fatto rimontare, chiudendo la sfida con l’amaro in bocca. Non solo: la sfida del Maradona ha portato in dote, per l’ennesima volta, nuovi infortuni.
Contro il Napoli l’infermieria si è, quindi, ulteriormente riempita. Si sono fermati, nell’ordine, Pulisic, Kalulu e Marco Pellegrino. Il primo, uscito per un problema muscolare al 45’, non ha lesioni alla coscia sinistra. Tornerà sabato contro l’Udinese oppure contro il Psg a metà settimana in Champions. Il secondo ha riportato una lesione del tendine retto femorale sinistro. I tempi, quindi, potrebbero essere abbastanza lunghi. Se, come sembra, sarà necessaria un’operazione si parla di quattro mesi. Pellegrino, infine, che era all’esordio con il Milan, una frattura composta dell’osso calcaneare del piede sinistro, il rientro in campo è invece previsto verso metà dicembre.
Questi tre si aggiungono, come dicevamo, a una lista già parecchio lunga. A Napoli Pioli ha dovuto, infatti, fare a meno di Bennacer, Loftus-Cheek, Kjaer e Chukwueze. L’unico segnale positivo è che, a eccezione di Bennacer, gli altri tre potrebbero essere pronti già per la prossima sfida con l’Udinese o, nella peggiore delle ipotesi, per il ritorno di Champions contro il Psg a San Siro.
Quello degli infortuni non è, comunque, un problema nuovo per i rossoneri. Basti pensare, per esempio, che a fine 2022 La Gazzetta dello Sport aveva calcolato che dal primo luglio 2022 al 31 gennaio 2022 il Milan aveva collezionato oltre 700 giorni di assenza (quasi 180 di Zlatan Ibrahimovic, quasi 120 di Alessandro Florenzi, una centinaio di Mike Maignan). Non solo: il quotidiano aveva anche spiegato come di fatto quasi tutta la rosa, chi più e chi meno, avesse dovuto fare i conti con una sosta ai box per infortuni di vario genere. La storia sembra ripetersi anche in questa stagione, dove gli infortuni sono già arrivati a quota 19. Un dato non indifferente. E se è vero che partite sempre più frequenti portano ad un aumento degli infortuni, soprattutto muscolari, è altrettanto vero come il Milan debba valutare se si tratti di un problema di preparazione.
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