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Alex sandro: la nuova juventus e il confronto con il passato

Alex Sandro, storico giocatore della Juventus, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulla squadra bianconera e il suo nuovo capitolo al Flamengo, dopo nove anni di successi a Torino. Con un passato ricco di trofei e un record di 327 presenze, Sandro è un simbolo della Juventus, e ora osserva la sua ex squadra da Rio de Janeiro con un mix di nostalgia e affetto.

Le emozioni delle sfide storiche

Le sfide contro il Milan sono sempre state tra le preferite di Sandro. “Un po’ perché è un classico italiano e un po’ perché i rossoneri hanno sempre avuto una tradizione brasiliana”, ha dichiarato. Anche se ora vive a migliaia di chilometri di distanza, la nostalgia è palpabile: “Tutto! Sono tornato in Brasile, ma il cuore l’ho lasciato alla Juve e a Torino”. Queste parole evidenziano il profondo legame che Sandro ha con la città e la squadra che lo hanno accolto.

Un nuovo corso per la Juventus

Sandro ha notato come la Juventus sia cambiata nel tempo. “È nuova e fresca. È cambiato un po’ tutto: giocatori, dirigenti, allenatore. È una Juve giovane, come non si era mai visto nei miei 9 anni”. Questo cambiamento rappresenta una nuova era per il club, che cerca di abbinare bel gioco e risultati. “Allegri ha dimostrato che alla Juve contano i risultati. Da tifoso, mi auguro che Thiago Motta riesca a trovare questo equilibrio”.

Talenti emergenti e sfide attuali

Un giocatore che ha colpito particolarmente Sandro è Timothy Weah, che sta dimostrando di avere un grande potenziale. “Weah sta stupendo, probabilmente aveva ragione lui: l’anno scorso diceva di sentirsi più attaccante”, ha commentato. Sandro ha anche menzionato altri giovani talenti come Cambiaso e Yildiz, sottolineando come quest’ultimo, con il numero 10, possa avere un futuro brillante: “Yildiz potrebbe giocare nel Brasile e nessuno se ne accorgerebbe: ha colpi e tecnica da Seleçao”.

Tuttavia, non tutto è roseo per i brasiliani in squadra. Sandro ha espresso la sua tristezza per la situazione di Danilo, che non è più un titolare fisso. “Danilo è un fratello e mi intristisce non vederlo sempre in campo”, ha detto. Riguardo a Douglas Luiz, ha osservato che non è facile inserirsi in una realtà come quella della Juventus, dove ci vogliono pazienza e tempo per adattarsi.

Una visione ottimistica per il futuro

Guardando al presente, Sandro è fiducioso per la lotta scudetto: “Sarà sfida a tre con Inter e Napoli. Io mi fido della Juve e spero riesca a trionfare”. La classifica della Serie A è corta e le possibilità di successo sono reali. Sulla mancanza di Vlahovic, ha indicato Cambiaso come possibile protagonista per il match contro il Milan, suggerendo che potrebbe essere lui a segnare il gol decisivo.

Riflettendo sul suo periodo alla Juventus, Sandro ha menzionato il suo miglior anno, il 2017, quando ha partecipato alla finale di Champions League a Cardiff. Nonostante le critiche ricevute nel corso della sua carriera, ha sempre visto queste osservazioni come uno stimolo per migliorarsi. “Vengono criticati i forti, fa parte del gioco”, ha affermato.

In conclusione, nonostante il suo trasferimento in Brasile, il legame di Sandro con la Juventus rimane forte. “Consiglierei la Juve a tutti. Certo, anche a Neymar”, ha concluso, mostrando quanto sia orgoglioso del suo passato bianconero e quanto continui a tenere d’occhio le sorti della sua ex squadra, con la speranza che possa tornare a brillare sulla scena calcistica europea.

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