A Carlos Alcaraz resta poco più di una settimana per smaltire l’amarezza dell’Australian Open, sfumato ai quarti di finale, ma l’umore è già alto. Testa e gambe sono già proiettate sulla terra rossa: prossimo appuntamento l’Open di Argentina, che aveva già vinto l’anno scorso per proseguire la stagione in Sudamerica, dove lo scorso anno ha vinto a Buenos Aires e raggiunto la finale in Brasile.
In un momento così delicato, Alcaraz non ha comunque perso il suo senso dell’umorismo, complici le ultime vicende di calciomercato. La Juventus ha scosso le ultime ore della sessione invernale con l’arrivo dell’argentino Carlos Alcaraz, che arriverà in prestito fino a fine stagione dal club inglese del Southampton. Omonimo, ovviamente, del tennista murciano che però non si è lasciato sfuggire l’occasione di prestarsi al gioco dei numerosi commenti piovuti anche sui social. Carlitos, che spesso interagisce con i suoi follower, ha ironizzato su questa coincidenza quando la Juventus ha annunciato l’arrivo del calciatore argentino con questo commento: “Cercherò di fare il meglio che posso! “Grazie per la fiducia ” attraverso un messaggio che ha poi cancellato ma che dimostra la simpatia del tennista spagnolo anche fuori dal campo. Quindi è tornato a sudare.
Per quanto possa sembrare strano dopo uno Slam, e nonostante il trionfo di uno Jannik Sinner che non smette di crescere e stupire, le posizioni nel ranking ATP non hanno subìto alcun tipo di cambiamento una volta terminato l’Australian Open. Alcaraz avrà, d’ora in poi, un programma e dovrà anche preoccuparsi di conservare il secondo posto nel ranking ATP. Per ora deve ringraziare Sinner che ha battuto Medvedev in finale. Dopo Melbourne, il russo ha un distacco inferiore ai 500 punti, mentre Alcaraz è a 600 punti da Novak Djokovic, attuale numero uno. Il grande vantaggio per Carlitos è che in questo Australian Open non ha difeso nessun punto avendo saltato la scorsa edizione per infortunio. Per questo motivo, i quarti di finale ottenuti a Melbourne garantiscono al murciano 400 punti che gli permettono di toccare quota 9.255. Ridotto così lo svantaggio con Djokovic, che perde 1.200 punti per non aver difeso il suo titolo e che scende quindi a 9.855. Non sarà facile per Carlios rimontare i 600, anche perché si apre un miniciclo in cui può guadagnare pochi punti. Essenzialmente perché ne difende tanti: i 250 da campione a Buenos Aires, dove riapparirà tra un paio di settimane, i 300 (secondo posto) a Rio de Janeiro, 1.000 per aver vinto Indian Wells e altri 360 per essere stato semifinalista a Miami.
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