Novak Djokovic è e resterà l’attuale numero uno al mondo con 9.855 punti. La corona di re del tennis era stata messa in discussione da Carlos Alcaraz ma lo spagnolo, che è in seconda posizione a 750 punti dal serbo con 9.105, non è più una minaccia, almeno sino al prossimo aprile.
Alcaraz, un infortunio che cambia ogni tipo di scenario
Il tennista spagnolo si è infortunato alla caviglia del piede destro nella partita contro Thiago Monteiro al Rio Open. Questo contrattempo, seppur non gravissimo, gli ha impedito di rincorrere per il secondo anno il titolo di campione del torneo brasiliano, che aveva già ottenuto nel 2022, e in cui è stato finalista nel 2023. Dunque, nel computo, il saldo registra un negativo significativo di 300 punti. Una situazione che non solo lo allontanano dalla #1 ma lo rende più vicino all’assalto di Jannik Sinner, che sta scalando vertiginosamente la classifica: scalzato Medvedev, attualmente il tennista altoatesino è al #3 con 8.270 punti suscettibili di miglioramento verso l’alto.
418 settimane sul trono: Djokovic migliora sé stesso
Con il ritiro di Carlos Alcaraz, Djokovic respira: manterrà il suo primo posto almeno sino al primo aprile. Quanto basta per toccare quota 418 settimane sul trono e batterà così il record fissato da… sé stesso. Il tennista serbo ha scritto la storia incidendola sul marmo. Di fatto, è quasi impossibile superarlo a breve e lungo termine, per chiunque. Ha doppiato il numero di settimane di permanenza sul tetto del mondo di Rafa Nadal, unico ancora in attività ma fermo a “solo” 209 settimane e ha supera di gran lunga le cifre di Jimmy Connors, (268), Ivan Lendl (270), Pete Sampras (286). Roger Federer, per capirsi, ha collezionato 310 settimane.
Quando torna Alcaraz? L’infortunio non preoccupa
Resta da capire quando Alcaraz, che adesso deve anche guardarsi le spalle, tornerà in campo. Le prime valutazioni sull’infortunio riportato nel corso della partita del primo turno contro Thiago Monteiro, lasciavano spazio a un certo ottimismo e hanno avuto il riscontro e il conforto degli esami strumentali. Il numero due del mondo ha riportato “una distorsione laterale di secondo grado caviglia destra”. Poteva andare molto peggio. Infortunio leggero. Più che altro un contrattempo. Pochi giorni di riposo saranno sufficienti, poi Carlitos sarà in grado di tornare a giocare a tennis e fare punti nella doppia tappa americana. Appuntamento, dunque, a Las Vegas e Indian Wells. Non salta neanche l’appuntamento con Netflix: l’esibizione in programma il 3 marzo in una sfida tutta spagnola che lo metterà di fronte a Rafa Nadal non è in discussione.