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Alcaraz incanta e conquista: Rublev battuto in due set, la finale è di nuovo in gioco

Il ritorno di Carlos Alcaraz

Carlos Alcaraz ha dimostrato ancora una volta di essere un fenomeno del tennis, regalando magie sul campo e risorgendo dopo un periodo difficile. Nella sua ultima esibizione, ha affrontato Andrey Rublev, un avversario temibile, e lo ha domato in due set, con un punteggio di 6-3, 7-6 (8). Questo incontro, che ha avuto luogo all’Inalpi Arena, è stato un vero e proprio spot per il tennis, capace di incantare anche i più scettici.

Una performance da campione

Dopo una prima partita deludente contro Casper Ruud, nella quale Alcaraz ha sofferto di problemi fisici e mentali, il giovane spagnolo è tornato in grande stile. Nonostante un cerotto fucsia sul naso per i suoi noti problemi respiratori, ha dimostrato di essere pronto a combattere e a regalare emozioni. L’atmosfera all’Inalpi Arena era elettrica, con i tifosi che hanno sostenuto Alcaraz con entusiasmo, mentre lui rispondeva con colpi straordinari, sventagliate da fondo campo, recuperi prodigiosi e palle corte che hanno fatto brillare gli occhi degli appassionati.

La sfida con Rublev

Il match è iniziato con Rublev che ha mostrato determinazione, mantenendo la posizione sulla riga di fondo e cercando di essere paziente nei suoi scambi. Tuttavia, Alcaraz ha rapidamente alzato il livello del suo gioco, dimostrando la sua capacità di recupero e la sua forza mentale. Nel quarto game, il russo ha avuto la possibilità di prendersi un vantaggio, ma un errore clamoroso e un doppio fallo lo hanno portato a perdere il controllo della situazione. Alcaraz ha approfittato di queste incertezze, conquistando due break cruciali che lo hanno portato a chiudere il primo set con un netto 6-3.

Il secondo set e il tie-break

Nel secondo set, la tensione è aumentata, con entrambi i giocatori che hanno mantenuto il servizio senza concedere palle break. Tuttavia, il nervosismo di Rublev era palpabile, e Alcaraz sembrava sempre più sicuro di sé. Ogni scambio era una battaglia, e il pubblico non poteva fare a meno di tifare per il giovane spagnolo, che ha continuato a sorprendere con colpi da maestro. Al tie-break, Alcaraz ha preso il comando con un vantaggio di 4-1, ma Rublev non si è arreso facilmente, mostrando la sua determinazione nel recuperare.

La tensione ha raggiunto il culmine quando Rublev ha avuto la possibilità di annullare un set point per Alcaraz. Ma il talento spagnolo ha risposto con un servizio potente, seguito da un diritto vincente che ha lasciato il russo senza parole. Dopo una serie di scambi intensi, il match si è chiuso con un punteggio di 10-8 nel tie-break, con Alcaraz che ha dimostrato non solo il suo talento, ma anche la sua resilienza mentale.

Verso le semifinali delle ATP Finals

Questa vittoria ha riaperto le porte per le semifinali delle ATP Finals, un obiettivo che sembrava lontano dopo la sconfitta all’esordio. Alcaraz ora attende con ansia la sfida contro Alexander Zverev, un match che promette di essere avvincente e che metterà alla prova le sue abilità e la sua determinazione. Con la sua prestazione contro Rublev, il numero 3 del mondo ha dimostrato di essere tornato in forma, pronto a lottare per il titolo e a regalare ulteriore spettacolo ai suoi fan.

La distinzione di Alcaraz

L’abilità di Alcaraz di affrontare la pressione e di mantenere la calma nei momenti cruciali è ciò che lo distingue dagli altri giocatori. La sua capacità di eseguire colpi spettacolari, unita a una mente lucida e concentrata, lo rende un avversario temibile per chiunque. La sua giovinezza e il suo entusiasmo sono contagiosi, e i fan del tennis non possono fare a meno di essere attratti dalla sua personalità carismatica e dal suo stile di gioco avvincente.

Un anno di sfide e successi

In un anno in cui ha affrontato sfide significative, Alcaraz ha dimostrato di avere la stoffa dei campioni. Ogni volta che scende in campo, porta con sé non solo le sue abilità tecniche, ma anche una passione e un amore per il gioco che sono innegabili. La sua avventura nelle ATP Finals è solo all’inizio, e con ogni vittoria, il suo sogno di diventare uno dei grandi del tennis si avvicina sempre di più.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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