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Al Thani, Macron e Mbappé: la Francia fra politica e calcio

Le coincidenze non esistono, soprattutto nel calcio, uno sport che, almeno in Francia, è diventato da tempo una questione politica. Nel 2022 Emmanuel Macron si è intromesso nelle trattative per il rinnovo di Kylian Mbappé; nel 2024 è stato il protagonista nelle trattative per i diritti televisivi della Ligue 1 e adesso è al centro delle trattative per il futuro calcistico e politico del paese.

Metti una sera a cena all’Eliseo: intrecci politico – sportivi

La cena di martedì all’Eliseo, con l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al-Thani, come ospite principale, è diventata un incontro politico sportivo in cui sono stati affrontati diversi aspetti del calcio francese. Il presidente della LFP, Vincent Labrune, è apparso a sorpresa, alla disperata ricerca di un accordo economico che soddisfi i diritti del calcio francese, a rischio crisi dopo la conferma della partenza di Kylian Mbappé. All’incontro era presente anche Yousef Al-Obaidly, direttore generale del gruppo BeIN MEDIA, rete sportiva del Qatar che opera in Francia proprio da quando è stata confermata l’acquisizione del Paris Saint Germain da parte di Qatar Sports Investments. Non è un caso.

Diritti tv fondamentali per la lega e il fair play finanziario

Da settimane Labrune ha rafforzato i legami con Al-Obaidly, mentre Macron sostiene la presenza di BeIN Sports nella gara per i diritti televisivi. Il terzo commensale era Nasser Al Khelaïfi, membro dell’organigramma BeIN e soprattutto presidente del Paris Saint Germain, nonché capo dell’ECA, rieletto a febbraio. Il leader del Qatar non ha lasciato spazio alle interpretazioni: vuole che i diritti televisivi della Ligue 1 raggiungano un buon risultato, perché un accordo al ribasso scuoterebbe le fondamenta del calcio francese, oltre a creare un problema legato al Fair Play Finanziario.

Macron e Al Thani, accordo da 10 miliardi di euro: 1 per il calcio?

Immagine | Epa

Macron, che ha raggiunto con Al Thani un accordo con il quale il Qatar si impegna a investire 10 miliardi di euro sul suolo francese, preme sui diritti televisivi. Obiettivo, chiudere a una cifra vicina ai 1.000 milioni. Esattamente quanto sperato da Vincent Labrune. La negoziazione è alquanto complicata: l’annuncio della partenza di Mbappé potrebbe causare una perdita di entrate di 140 milioni di euro per la Ligue 1, oltre a una riduzione del 20% dell’importo del pacchetto. Quanto basta per mettere in crisi il movimento. Ecco perché in Francia le trasmissioni della Ligue 1 sono già una questione di stato. Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha assicurato che non ha parlato con Kylian Mbappé del suo futuro durante la cena avvenuta martedì scorso all’Eliseo e che non è intervenuto, a differenza di due anni fa, quando lo chiamò a restare al PSG. Forse avrebbe dovuto farlo…

Luigi Pasquale Pellicone

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