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Agassi elogia l’umiltà e l’attenzione di Jannik Sinner

Agassi elogia l'umiltà e l'attenzione di Jannik Sinner - ©Gazzetta Photo

Durante l’evento “Dialoghi sul talento”, tenutosi presso il Palazzetto dello Sport di Cuneo, si è respirato un’aria di grande ispirazione e riflessione sul ruolo dello sport nella crescita personale. Migliaia di studenti delle scuole superiori della provincia piemontese hanno avuto l’opportunità di ascoltare personaggi illustri che rappresentano l’eccellenza e il talento in vari settori. Tra questi, la presenza di Steffi Graf ha subito catturato l’attenzione dei giovani, ma è stato il video-collegamento con Andre Agassi a suscitare un entusiasmo palpabile.

Agassi, otto volte vincitore del Grande Slam e una delle figure più iconiche del tennis mondiale, ha voluto condividere il suo apprezzamento per Jannik Sinner, una delle stelle emergenti del tennis italiano. “Lo adoro”, ha dichiarato Agassi, sottolineando come l’umiltà e l’attenzione di Sinner verso gli altri siano tratti distintivi che lo rendono non solo un grande atleta, ma anche una persona di valore. Per Agassi, la capacità di Sinner di instaurare relazioni sincere e di mostrare un interesse genuino per chi lo circonda è ciò che lo rende unico nel panorama tennistico attuale.

Il tennista statunitense ha anche espresso ammirazione per il talento tecnico di Sinner, affermando che Jannik possiede un tocco di perfezione quando colpisce la pallina, una sensazione che lui stesso cercava durante la sua carriera. Questo senso di perfezione e dedizione al miglioramento continuo è ciò che accomuna i grandi campioni e che spinge gli atleti a superare i propri limiti. Agassi ha inoltre ricordato il ruolo fondamentale di Darren Cahill, attuale allenatore di Sinner, che in passato ha contribuito al suo ritorno al vertice della classifica ATP. “Darren ha sempre le parole giuste nel momento giusto”, ha detto Agassi, riconoscendo l’importanza di un coach che sa guidare e ispirare i suoi atleti verso il successo.

L’evento di Cuneo, organizzato con il supporto delle fondazioni di Andre Agassi e Steffi Graf, ha messo in luce come lo sport possa essere una potente leva di crescita personale e sociale. Con il coinvolgimento di Luca Paiardi, campione italiano di wheelchair tennis, e giovani tennisti del progetto I Tennis Foundation, si è voluto evidenziare l’importanza dell’inclusività e del supporto ai talenti emergenti. Paiardi, con la sua esperienza, ha portato un messaggio di resilienza e determinazione, mostrando come lo sport possa essere uno strumento di integrazione e crescita, anche oltre le barriere fisiche.

La partecipazione di Agassi all’evento è stata resa possibile grazie alla collaborazione con l’Associazione Collisioni, che ha saputo creare un ponte tra diverse realtà, unendo l’esperienza americana dell’Andre Agassi Foundation for Education con quella europea di Children for Tomorrow. Questa sinergia ha permesso di offrire ai giovani un’occasione unica per confrontarsi con modelli positivi e per comprendere come il talento possa essere coltivato attraverso la dedizione, l’umiltà e l’attenzione verso gli altri.

L’incontro è stato un successivo capitolo di una serie di eventi che, negli anni passati, hanno visto partecipazioni straordinarie come quella di Pep Guardiola e Andrea Bocelli. Ogni edizione ha portato con sé un messaggio forte: la celebrazione del talento in tutte le sue forme e l’importanza di un impegno costante per il proprio sviluppo personale. Per i partecipanti, l’esperienza è stata non solo un’occasione di apprendimento, ma anche un invito a esplorare il proprio potenziale, ispirati dalle storie di chi ha saputo fare la differenza nel proprio campo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,