
Addio a suor Paola, la tifosa della Lazio che ha conquistato il cuore del pubblico televisivo - ©ANSA Photo
Il mondo del calcio e della televisione italiana è in lutto per la scomparsa di suor Paola, al secolo Rita D’Auria, una figura che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di molti. Conosciuta non solo tra i tifosi della Lazio, ma anche dal pubblico in generale, suor Paola si è distinta per la sua personalità vivace e il suo impegno sociale. È morta a Roma all’età di 77 anni, lasciando un vuoto incolmabile tra coloro che l’hanno conosciuta e apprezzata per la sua dedizione alla comunità e alla fede.
La vita e la carriera di suor Paola
Nata a Roma nel 1946, suor Paola ha dedicato gran parte della sua vita alla religione e al servizio degli altri. La sua notorietà è cresciuta grazie alle sue apparizioni nel programma “Quelli che il calcio”, una trasmissione di successo della Rai che ha saputo mescolare sport e intrattenimento. In questo contesto, suor Paola si è distinta per il suo tifo appassionato per la Lazio, diventando un simbolo della tifoseria biancoceleste. Il suo entusiasmo contagioso e il modo di esprimere la propria fede calcistica l’hanno resa una figura carismatica e amata, capace di attrarre l’attenzione del pubblico e dei media.
Impegno sociale e iniziative benefiche
Oltre alla sua passione per il calcio, suor Paola è stata una fervente sostenitrice di iniziative benefiche. Ha dedicato tempo ed energie a progetti mirati a migliorare le condizioni di vita di:
- Giovani in difficoltà
- Detenuti
- Persone vulnerabili
Attraverso l’associazione So.Spe, da lei fondata, ha portato avanti numerose attività di sostegno, cercando di dare una voce a chi spesso rimane inascoltato. La sua opera ha avuto un impatto significativo, contribuendo a creare opportunità di reinserimento sociale e a offrire speranza a chi si trova in situazioni di disagio.
La reazione della comunità e l’eredità di suor Paola
La notizia della sua morte ha colto di sorpresa i tifosi e i membri della Lazio, che hanno immediatamente espresso il loro cordoglio attraverso i social media. La società sportiva ha dedicato un messaggio ufficiale a suor Paola, sottolineando il suo ruolo come “fervente religiosa ed orgogliosa ambasciatrice della Lazialità”. Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha condiviso il dolore della comunità biancoceleste, evidenziando l’importanza del suo lavoro e la sua capacità di portare solidarietà e speranza a chi ne aveva bisogno.
Il messaggio della Lazio evidenziava anche l’eredità che suor Paola lascia dietro di sé: “Mancherà il suo sorriso, ma non cesserà di certo l’umanità dei suoi collaboratori nel proseguire ciò che ha creato”. Questo è un chiaro segno che la sua missione e il suo impegno per i più deboli continueranno a vivere attraverso le persone che ha ispirato e guidato.
La figura di suor Paola trascende il semplice tifo calcistico. Essa rappresentava un esempio di come la passione per lo sport possa unirsi a una profonda dedizione verso il prossimo. In un’epoca in cui spesso si tende a separare il mondo dello sport da quello della religione e del sociale, suor Paola ha dimostrato che è possibile, e anzi fondamentale, abbracciare tutte queste dimensioni della vita umana.
La sua perdita si fa sentire non solo tra i tifosi della Lazio, ma anche in tutte quelle persone che hanno avuto il privilegio di conoscerla o di essere toccate dal suo operato. Suor Paola ha saputo trasmettere valori importanti come la carità, la solidarietà e l’amore per il prossimo. La sua vita è stata un esempio di come le persone possano fare la differenza nella società, anche partendo da piccole azioni quotidiane.
In un momento in cui la società sembra sempre più divisa, la figura di suor Paola ci ricorda l’importanza di unirci, di sostenere chi è in difficoltà e di non dimenticare mai il potere della comunità. La sua eredità continuerà a vivere nelle opere che ha avviato e nei cuori di coloro che l’hanno amata e sostenuta.
Il mondo del calcio, ma non solo, ha perso una delle sue figure più genuine e appassionate. Suor Paola rimarrà per sempre un simbolo di amore e dedizione, un faro di speranza per molti, e una tifosa che ha saputo unire sport e solidarietà in un abbraccio caloroso e incondizionato.