Addio a Simonetta Avalle, la pioniera della pallavolo che portò la Coppa Cev a Roma

Il mondo della pallavolo italiana è in lutto per la scomparsa di Simonetta Avalle, avvenuta a Roma all’età di 74 anni. La sua vita e la sua carriera sono state profondamente legate al volley femminile, in particolare alla squadra della capitale, che ha condotto verso traguardi storici. Avalle è ricordata non solo come un’ottima allenatrice, ma anche come una figura chiave nel panorama sportivo italiano, capace di influenzare generazioni di atlete e appassionati.

Inizio della carriera e successi a Roma

Simonetta Avalle ha avviato la sua carriera come allenatrice negli anni ’80, un periodo in cui il volley italiano stava emergendo a livello internazionale. La sua determinazione e il suo talento l’hanno portata a guidare diverse squadre, tra cui il Club Italia, dove ha contribuito a formare giovani promettenti. Tuttavia, è stato il suo periodo a Roma a consacrarla nel cuore dei tifosi. Sotto la sua guida, la squadra della capitale ha raggiunto importanti traguardi, tra cui:

  1. Conquista della massima serie
  2. Vittoria della Coppa Cev nel 2005, un’impresa storica che ha segnato un’epoca di successi per il volley romano.

Contributo al movimento femminile

Oltre alla sua carriera a Roma, Avalle ha avuto esperienze significative anche in altre città italiane. Ha allenato a Reggio Calabria, Napoli, Firenze, Vicenza e Arzano, contribuendo in modo sostanziale allo sviluppo del movimento femminile. La sua passione per il volley non si limitava solo alle squadre di vertice; Simonetta era molto attiva nel settore giovanile, dedicando tempo ed energie per formare le future generazioni di atlete. La sua filosofia di allenamento si basava su valori come:

  • Rispetto
  • Disciplina
  • Crescita personale e sportiva

L’eredità di Simonetta Avalle

Il presidente della Federazione Italiana Pallavolo (Fipav), Giuseppe Manfredi, ha espresso il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Avalle, definendola una persona speciale. “Simonetta ha incarnato alla perfezione i valori del nostro sport, educata, gentile e capace di dedicarsi con impegno e passione sia al volley di vertice, sia all’attività giovanile”, ha dichiarato Manfredi. È evidente che la sua eredità non si limita ai trofei vinti, ma si estende a tutte le atlete e allenatrici che ha ispirato nel corso della sua carriera.

Nel suo percorso professionale, Avalle ha ricoperto anche ruoli di responsabilità a livello federale. Tra il 2008 e il 2012, ha servito come consigliere nazionale (quota tecnici), influenzando le decisioni strategiche riguardanti il volley italiano. La sua esperienza e visione hanno contribuito a migliorare le strutture e i programmi di formazione per le giovani atlete, rafforzando ulteriormente la posizione dell’Italia nel panorama internazionale.

La notizia della sua morte, avvenuta a causa di un arresto cardiaco, ha colpito profondamente non solo l’ambiente pallavolistico, ma anche il mondo dello sport italiano. Simonetta Avalle ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerla e lavorare al suo fianco. La sua figura rimarrà un simbolo di passione e dedizione, un faro per tutte le future generazioni di allenatrici e atlete che si avvicineranno al mondo della pallavolo.

In memoria di Simonetta Avalle, il mondo del volley si unisce per celebrare una vita dedicata allo sport e per riconoscere il valore del suo contributo alla pallavolo italiana. La sua eredità vivrà nei cuori di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e di essere ispirati dalla sua passione e dal suo esempio.

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