
Addio a Ferrari, l'allenatore che ha guidato Zico all'Udinese - ©ANSA Photo
Questa mattina, all’età di 82 anni, è scomparso Enzo Ferrari, un personaggio di spicco nel calcio italiano, noto per i suoi ruoli sia da calciatore che da allenatore. Ferrari ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore dei tifosi dell’Udinese, specialmente per il periodo in cui ha guidato la squadra friulana, coincidente con l’arrivo di una delle leggende del calcio brasiliano: Zico.
La carriera di Enzo Ferrari come calciatore
La carriera di Enzo Ferrari come calciatore iniziò in Sicilia, dove, formatosi nel settore giovanile del Palermo, esordì in Serie A nel 1965. Durante la sua carriera da attaccante, ha indossato le maglie di diverse squadre, tra cui il Genoa e, infine, l’Udinese, dove si è distinto per le sue straordinarie qualità tecniche e per la sua capacità di fare la differenza in campo. Uno dei momenti più memorabili della sua carriera fu il gol segnato da una distanza di 77 metri contro la Roma nel 1969, un’impresa che rimane impressa nella memoria degli appassionati di calcio e che ne ha consacrato il nome nella storia del calcio italiano.
L’allenatore Ferrari e l’arrivo di Zico
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Ferrari si dedicò alla carriera di allenatore, e nel 1980 assunse la guida dell’Udinese, subentrando a Gustavo Giagnoni a campionato in corso. La sua avventura sulla panchina friulana durò tre stagioni, durante le quali Ferrari riuscì a costruire una squadra competitiva e carismatica. La sua gestione è stata caratterizzata dall’arrivo di giocatori di grande talento, tra cui:
- Franco Causio
- Edinho
- Zico
Quest’ultimo, conosciuto come “o Galinho”, è stato uno dei più grandi calciatori brasiliani di tutti i tempi e la sua presenza in squadra ha elevato l’Udinese a livelli di eccellenza.
L’eredità di Enzo Ferrari
Il periodo in cui Ferrari allenò Zico rappresenta un capitolo fondamentale nella storia del club. Sotto la sua guida, l’Udinese ha vissuto momenti di grande calcio e ha conquistato il rispetto degli avversari, diventando una realtà temuta nel panorama calcistico italiano. Ferrari non solo ha saputo gestire le stelle della squadra, ma ha anche instillato un forte senso di squadra e comunità tra i giocatori, un aspetto fondamentale per il successo sportivo.
Oltre alla sua carriera all’Udinese, Ferrari ha avuto esperienze anche in altre squadre, tra cui il Messina e il Catania, ma è indubbiamente l’Udinese il club che ha segnato di più la sua vita professionale. Durante il suo mandato, il club friulano ha raggiunto posizioni di prestigio in campionato, contribuendo a costruire la reputazione di una squadra che, anche oggi, è sinonimo di passione e dedizione nel calcio italiano.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato un profondo cordoglio tra la tifoseria friulana e nel mondo del calcio. La società Udinese ha voluto esprimere le sue condoglianze attraverso un comunicato ufficiale, in cui ha ricordato con affetto il suo ex allenatore poco prima dell’inizio della gara contro il Monza. Un gesto significativo che testimonia l’importanza di Ferrari non solo come tecnico, ma anche come figura di riferimento per il club e per la comunità calcistica locale.
Oltre ai successi sportivi, Ferrari ha sempre mostrato un grande attaccamento ai valori del calcio, promuovendo il fair play e l’integrità nel gioco. La sua carriera è stata un esempio di passione e dedizione, e la sua eredità vivrà nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare con lui. La sua figura rappresenta un’epoca in cui il calcio era più di uno sport, era una questione di vita, di comunità e di emozioni condivise.
Molti ex calciatori e appassionati hanno condiviso i loro ricordi sui social media, celebrando la carriera di Ferrari e il suo impatto sulle generazioni successive. Da semplice giocatore a stimato allenatore, Ferrari ha incarnato il sogno di molti giovani calciatori, dimostrando che con impegno e passione si possono raggiungere traguardi importanti.
In questo triste momento, il mondo del calcio si unisce per rendere omaggio a un grande uomo e a un grande professionista. La sua eredità continuerà a vivere nel cuore di coloro che amano questo sport, e il suo nome rimarrà per sempre legato alla storia dell’Udinese e al calcio italiano.