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Categories: Calcio

Abate sorprende con le sue ali: il Milan insegue, Terni sogna

Ignazio Abate, un nome che i tifosi del Milan conoscono bene, ha deciso di intraprendere una nuova avventura calcistica, lasciando il mondo delle giovanili rossonere per misurarsi nel calcio dei “grandi”. Dopo anni passati a formare giovani talenti nel settore giovanile del Milan, Abate ha scelto di mettersi alla prova con una sfida del tutto nuova: la guida della Ternana in Serie C. Questa mossa rappresenta un cambiamento significativo nel percorso professionale dell’ex terzino, che si è distinto per la sua capacità di adattamento e crescita costante.

L’eredità delle giovanili del Milan

L’esperienza di Abate con le giovanili del Milan è stata ricca di successi e insegnamenti. Sotto la sua guida, la squadra Primavera ha raggiunto traguardi importanti, come la finale di Youth League, dove i giovani rossoneri hanno dovuto arrendersi all’Olympiacos. Nonostante la sconfitta, il cammino europeo ha consentito a molti giovani talenti di mettersi in luce, alcuni dei quali sono stati addirittura notati dalla prima squadra del Milan. Abate ha quindi svolto un lavoro cruciale, fungendo da ponte tra il settore giovanile e la prima squadra, contribuendo alla crescita di giovani promesse come Jimenez, Bartesaghi e Zeroli.

La scelta di Ternana

La decisione di lasciare Milanello non è stata facile per Abate, ma la chiamata della Ternana è stata un’opportunità troppo allettante per essere rifiutata. Il club umbro, appena retrocesso, aveva bisogno di una ventata di freschezza e di una nuova visione per ritrovare competitività. Stefano Capozucca, allora direttore sportivo della Ternana, ha visto in Abate l’uomo giusto per questo compito. Anche se Capozucca e il presidente Guida hanno poi lasciato la società, Abate è rimasto un punto fermo, guidando il club attraverso una fase di transizione verso una nuova proprietà.

Una mentalità vincente

L’approccio di Abate alla Ternana è stato caratterizzato da una mentalità vincente e dalla capacità di mescolare esperienze diverse all’interno della squadra. Con un mix di giocatori esperti provenienti dalla Serie B e giovani promesse, Abate ha saputo creare una squadra capace di adattarsi e rispondere alle sfide di ogni partita. Ha mostrato grande flessibilità tattica, partendo spesso con un modulo 4-2-3-1 ma adattandosi in corso d’opera alle esigenze del match e alle caratteristiche degli avversari.

I primi risultati positivi

Il lavoro di Abate ha iniziato a dare i suoi frutti fin da subito. Dopo una sconfitta iniziale contro il Pescara, la Ternana ha inanellato una serie di otto risultati utili consecutivi, con sei vittorie che hanno proiettato la squadra in vetta al girone B di Serie C. La solidità difensiva e la capacità offensiva della squadra sono testimoniate da numeri importanti: 21 gol segnati e solo cinque subiti, il miglior attacco della categoria insieme al Benevento. Pietro Cianci, il centravanti titolare, ha trovato la via del gol con regolarità, sostenuto da un collettivo che lavora in armonia.

Gestione dei giocatori

Uno degli aspetti più affascinanti del lavoro di Abate con la Ternana è la sua abilità nel gestire giocatori di diverse fasce d’età e background calcistici. La sua esperienza come giocatore di alto livello gli permette di relazionarsi con i calciatori più esperti, mentre la sua competenza nel settore giovanile gli consente di fare da mentore ai più giovani, senza pressioni di minutaggio imposte dalla società.

Sfide future

La stagione in corso riserva ad Abate e alla Ternana delle sfide intriganti, tra cui un confronto particolarmente significativo contro il Milan Futuro, la squadra U23 del club rossonero. Questo match, previsto per il primo dicembre, rappresenta un ritorno simbolico alle origini per Abate, ma anche un’occasione per dimostrare che la sua Ternana è pronta a competere ai massimi livelli della Serie C.

Ignazio Abate ha dunque voltato pagina, abbracciando una nuova realtà calcistica con la determinazione e la passione che lo hanno sempre contraddistinto. La sua avventura a Terni è solo all’inizio, ma i segnali sono promettenti, e l’entusiasmo dei tifosi umbri è palpabile. La Ternana, sotto la guida di Abate, è pronta a sognare in grande, con l’obiettivo di tornare presto protagonista nel calcio che conta.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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