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70 anni di passione rossoblu: il leggendario Gigi Piras celebra il suo amore per il Cagliari

Gigi Piras rappresenta una vera e propria istituzione per il Cagliari Calcio, un club che ha visto fiorire giocatori di grande talento e che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama calcistico italiano. Mentre celebra i suoi settant’anni, Piras non è solo un ex calciatore, ma una leggenda vivente che continua a vivere e respirare i colori rossoblù con la stessa passione di quando calcava i campi da gioco. Nato a Selargius, una cittadina adiacente a Cagliari, Piras ha dedicato la sua vita al calcio, una passione che non si è mai spenta.

Gli inizi di una carriera straordinaria

La sua carriera ha avuto inizio quando, ancora adolescente, si unì alla Torres, per poi essere accolto dal Cagliari, dove divenne ben presto un pilastro della squadra. Con oltre 100 gol segnati, Piras si è ritagliato un posto d’onore nella storia del club, eguagliato solo da pochi come David Suazo. Non è stato semplice raccogliere l’eredità di Gigi Riva, il leggendario attaccante che avrebbe compiuto 80 anni, ma Piras, insieme a Pietro Paolo Virdis, è riuscito a farlo con dignità e talento.

Un debutto memorabile

Il suo esordio è avvenuto in una partita contro la Fiorentina, un evento che Piras ricorda con emozione. Entrato in campo nella ripresa per sostituire un compagno, riuscì a segnare un gol, dando inizio a una carriera che lo avrebbe visto diventare uno degli attaccanti più prolifici del Cagliari. Nonostante il carattere schivo, Piras è sempre stato apprezzato per la sua dedizione e il suo spirito combattivo, qualità che lo hanno reso non solo un grande calciatore, ma anche un uomo di grande spessore umano.

Una scelta di cuore

Un episodio significativo della sua vita è stato il rifiuto di trasferirsi al Napoli nel 1982, un’opportunità di carriera che avrebbe potuto cambiare il suo destino. Tuttavia, Piras ha scelto di rimanere vicino alla sua famiglia, in particolare a sua figlia Ilenia, che attraversava un momento difficile. Questo sacrificio personale dimostra il profondo legame che Piras ha con i suoi cari e la sua terra.

Legame eterno con il calcio

Anche dopo il suo ritiro dal calcio giocato, Piras ha continuato a mantenere un legame stretto con il mondo del calcio, allenando squadre come il Tempio e il Selargius. Oggi, gestisce un’azienda di serigrafia insieme alla sua famiglia, ma il calcio e il Cagliari rimangono una parte fondamentale della sua vita. Non è raro vederlo sugli spalti, a tifare per la sua squadra del cuore.

Un libro per celebrare una leggenda

La sua vita e la sua carriera sono stati recentemente raccolti in un libro intitolato “Gigi Piras, una vita in rossoblù”, scritto con l’amico Piero Marongiu. Questa opera è un viaggio attraverso i ricordi, le emozioni e le sfide affrontate da Piras nel corso degli anni. La prefazione di Nanni Boi aggiunge un ulteriore tocco di prestigio a questo progetto, che ha richiesto un anno e mezzo di lavoro per essere completato.

Un compleanno speciale

In occasione del suo settantesimo compleanno, molti amici e tifosi si sono riuniti per festeggiarlo, portando doni e ricordi che testimoniano l’affetto e la stima che l’intera comunità calcistica nutre per lui. Tra i regali, uno in particolare proveniente da Sant’Antioco ha suscitato in lui una profonda commozione, simbolo dell’amore incondizionato che i tifosi hanno sempre avuto nei suoi confronti.

Legami che durano nel tempo

Piras continua a mantenere vivi i legami con i suoi ex compagni di squadra e con i grandi del passato, come Tomasini, Copparoni e Brugnera. Ricorda ancora con affetto gli allenamenti svolti con Edmondo Fabbri e i suoi primi passi nel mondo del calcio professionistico sotto la guida di Mario Tiddia, che non smette mai di ringraziare.

La storia di Gigi Piras è una storia di passione, dedizione e amore per il calcio e per la propria terra. Un esempio per le nuove generazioni di calciatori e tifosi, un uomo che ha saputo vivere la sua vita con i colori rossoblù sempre nel cuore.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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